Torna la gara tra i Campioni, ma soprattutto è la serata delle Nuove Proposte per l’incoronazione del vincitore. La prima semifinale vede Leo Gassman contro Fasma, la seconda Tecla contro Marco Sentieri. A votare saranno la Giuria della sala stampa, tv, radio e web, quella demoscopica ed il televoto. A votare i Campioni sarà invece la sola giuria della sala stampa, tv, radio e web. Ecco i 24 big che si esibiranno (in ordine di uscita):
Il Gazzettino vesuviano segue dalla sala stampa del Teatro Ariston tutta la manifestazione canora di Sanremo 2020, in onda su Rai1 dal 4 all’8 febbraio 2020.
Ecco le impressioni e le pagelle dei nostri inviati, artista per artista (i Campioni) per la serata del 7 febbraio 2020. I voti sono da intendersi in una scala da 1 a 10.
Festival di Sanremo 2020: la diretta e le pagelle
Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso (Voto 6): Forse non la migliore interpretazione di Paolo, calato dalle prove e dalla prima esibizione. Jannacci però dà sempre l’impressione di essere genuino, buono come il pane. C’è bisogno di artisti come lui.
Rancore – Eden (Voto 7): Rancore capisce che con calma, nonostante il brano sia come una stupenda corsa, facendo quello che sa fare, può raggiungere un buon livello ed un ottimo risultato. E’ concentrato, cresciuto dai giorni scorsi. Rancore va in crescendo verso l’Eden. Auguri, te lo meriti.
Giordana Angi – Come mia madre (Voto 6): Giordana cambia modo di vedere e di interpretare il suo brano questa sera. Capisce che è un live, che c’è bisogno di energia e di convinzione. Sentiamo meglio l’inno alla vita e alla famiglia che ama.
Francesco Gabbani – Viceversa (Voto 6,5): Era chiaro ieri, è ancor più chiaro oggi. Con quel ciuffo al giacca brillante/lucida Francesco punta alla vittoria. Fino a questo momento le classifiche gli hanno dato ragione. C’è chi ha lavorato giorno e notte per questo. Lui ci sta mettendo la voce, lo show che sa creare sul palco ed al momento agli italiani basta. Viceversa, non sarebbe lì al piano.
Raphael Gualazzi – Carioca (Voto 7,5): Non sapremmo come dirvelo in altro modo, ma amiamo questa canzone, amiamo Gualazzi, la musica e lo spettacolo che porta all’Ariston. Quello che Raphael fa al piano non ha eguali in questo Sanremo 2020 ed oltre. E’ grande ed è grosso. #Cariochiamoci.
Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr (Voto 7): I Pinguini questa sera avevano davvero voglia di ballare, molto di più. Le classifiche devono averli galvanizzati, e pure la prestazione di ieri. Folli, Tattici e Nucleari, piacciono ad un bel po’ di gente. Il motivo sta uscendo fuori.
Anastasio – Rosso di rabbia (Voto 6): Anastasio si confonde con la scenografia ed anche con sé stesso. Tralasciando questo, si è fatto uscire gli occhi dalle orbite. Speriamo serva a qualcosa perché sta dando gli matto e ‘sta roba non gli fa bene. Ah, la canzone, il brano dite? Il voto lo diamo al chitarrista.
Elodie – Andromeda (Voto 6,5): Elodie prende un po’ più confidenza con un brano che il vincitore dello scorso anno le ha confezionato. Su Andromeda si può parlare, cantare e pure ballare. Ha quella musica che adesso, anzi dal 2019, spacca. Comunque andrà a finire, Mahmood e Dardust le hanno fatto un bel regalo.
Riki – Lo sappiamo entrambi (Voto 5,5): Abbiamo ipotizzato non vedesse bene il gobbo, ma poi boh, forse invece non era la vista il problema. Ci prova, sul finale, buttandoci dentro un simil-Dardust. Crescerà, di potenzialità ne ha.
Diodato – Fai Rumore (Voto 7): Diodato è carico come una molla, sa che ha un gran pezzo ed una gran voce e le fa risuonare entrambe nel Teatro Ariston per Sanremo 2020. E’ in un momento di grazia e piace tantissimo. Può giocarsela in finale. Siamo con lui.
Irene Grandi – Finalmente io (Voto 6,5): Probabilmente la migliore esibizione di Irene fino a questo momento al Festival di Sanremo 2020. Vasco Rossi, che oggi compie gli anni e le ha scritto un gran pezzo, può essere finalmente fiero di lei.
Achille Lauro – Me ne frego (Voto 6,5): Achille sa bene, benissimo come attirare l’attenzione e dividere il pubblico. Pian piano però sta portando tutti dalla sua parte. Ci piace come canta, come utilizza voce e musica e quel palco. Il suo palco e di nessun altro. Anche noi ce ne freghiamo Achille, sempre così!
Piero Pelù – Gigante (Voto 7): Piero conferma e continua a stupire. Tiene davvero tanto a questo Festival e a quel palco. Trasforma l’Ariston in un palazzetto, non si risparmia e sveglia tutti. Piero Pelù è rock come pochi, il messaggio sul petto dovrebbero tatuarselo in molti.
Tosca – Ho amato tutto (Voto 7): Tosca, da gran professionista, dimostra di aver meritato appieno la fiducia di Orchestra e musicisti della serata cover del 6 febbraio. Piena padronanza della voce, modula ed emoziona, l’Ariston si ferma incantato.
Michele Zarrillo – Nell’estasi e nel fango (Voto 6): Il problema di Michele è che non riesce ad arrivare proprio a tutti, per quanto ci provi. Penalizzato un po’ la prima serata, anche stasera si esibisce a notte fonda. L’impressione è che si perda nel marasma di canzoni. A noi però piace, e gli diamo fiducia.
Junior Cally – No grazie (Voto 5,5): Capiamoci, non è che non ci piace il rap o che non ci piace Junior, ma il ritornello è orecchiabile e poco altro. Punta tutto sul penetrare il cervello del pubblico ed in parte ci riesce pure. Non sappiamo se basterà per salvarlo dal fondo della classifica.
Le Vibrazioni – Dov’è (Voto 6,5): Ormai abbiamo capito chi sono i favoriti del pubblico ma a Sarcina & soci tocca convincere anche gli addetti ai lavori. Chi riuscirà a dare quel qualcosa in più, spostandosi dalle loro melodie tradizionali e dalle comfort zone avrà la meglio.
Alberto Urso – Il sole ad est (Voto 5,5): Scende anche Alberto tra il pubblico, ma Alberto non è Piero. Un po’ stanca già alla seconda volta che lo canta, questo sole. Non sappiamo se si impegna davvero, se ha giocato tutte le sue carte o cosa. Probabilmente cosa.
Levante – Tikibombom (Voto 6): Levante ha un certo seguito, e capiamo anche il perché, ma a noi proprio non ci convince moltissimo. Le diamo una sufficienza di fiducia, magari ci stupisce. Tikibombom ha una musica molto molto interessante.
Bugo e Morgan
Rita Pavone – Niente (Resilienza ’74) (Voto 5,5): E’ tardi per Rita, diciamocelo. Noi questo pezzo vorremmo sentirlo cantare al massimo alle 22, quando la cantante è ancora semisveglia. Dovrebbe caricare di energia questo brano, ma continuiamo a non ascoltarlo al massimo delle potenzialità.
Enrico Nigiotti – Baciami adesso (Voto 5,5): Capiamo che Enrico è malinconico, però potrebbe anche sorridere poco poco. L’Ariston apprezzerebbe, ne siamo certi. Per il momento non riesce a farsi capire appieno.
Elettra Lamborghini – Musica (E il resto scompare) (Vota 6): Elettra ci sveglia un po’ dopo la botta nigiottiana, e la sufficienza è perciò più che meritata. Scherzi a parte, il brano non è la cosa peggiore sentita stasera.
Marco Masini – Il confronto (Voto 6): La vita non è giusta, infatti, Marco ha proprio ragione. Deve cantare alle 2 dopo Elettra. Masini ce la mette tutta e porta a casa una buona esibizione. Ma si vede che è preoccupato per Bugo e non è concentrato.