Il San Leonardo cambia timoniere. Il dott. Mauro Muto passa ad altro incarico.
Nelle ultime settimane il direttore del presidio ospedaliero stabiese era stato al centro di numerose polemiche. L’accusa di una gestione inadeguata era arrivata dagli operatori sanitari anche a seguito del contagio di numerosi operatori sanitari del San Leonardo. Il sindaco di Castellammare di Stabia in più occasioni aveva chiesto chiarimenti ai vertici dell’Asl Na3 Sud e direttamente alla direzione dell’Ospedale cittadino e aveva giudicato insufficiente la relazione inviata nei giorni scorsi preannunciando il prosieguo dell’operazione trasparenza.
Oggi la notizia, il direttore del nosocomio passa a nuovo incarico dopo che era pervenuta una richiesta di un distacco del dottore che guidava il San Leonardo per cinque giorni a settimana presso la Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, richiesta pervenuta dall’Ente stesso.
La richiesta, in considerazione del fatto che “le funzioni connesse all’incarico da questi svolto nell’ambito aziendale possono essere garantite appieno solo se la prestazione lavorativa viene assolta per intero presso l’Azienda stessa”, è stata trasformata dal direttore generale dell’ASL Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto, in un trasferimento a tempo pieno per tutto il periodo di emergenza sanitaria da coronavirus.
Il provvedimento giunge improvviso e a solo pochi giorni dalle dichiarazioni del dott. Muto che nella relazione inviata a Palazzo Farnese, aveva dichiarato che all’interno del nosocomio stabiese si continuavano ad applicare tutte le indicazioni utili e finalizzate alla tutela in sicurezza della salute dei pazienti e di tutti gli operatori impegnati. La sua spiegazione non aveva dissolto i dubbi di Cimmino, ma a questo punto, qualche dubbio era rimasto anche in altra sede.
Il trasferimento che a questo punto sembra giungere in tempo per togliere le castagne dal fuoco all’ormai ex direttore sanitario dell’Ospedale San Leonardo, ma suona comunque come una bocciatura al suo operato. L’aver voltato pagina però non deve significare guardare solo al futuro: le pagine di quanto accaduto vanno sfogliate, rilette e rese pubbliche nella loro integrità e limpidezza, per concludersi in piena “trasparenza”.
Per quanto riguarda la nuova direzione del P.O, ancora non si è a conoscenza di nomi certi. Tra i nomi possibili, spicca quello della vice direttrice Rosalba Santarpia, specialista ambulatoriale in Igiene e Medicina Preventiva.
Emanuela Francini