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Le malattie, da sempre una sfida per l’umanità

Le malattie, da sempre una sfida per l’umanità

Malaria, colera, sifilide, vaiolo, peste bubbonica, HIV, tubercolosi, ebola, le malattie hanno sempre minacciato l’umanità fin dalle sue origini, e nella loro imparzialità hanno strappato da questa terra menti illustri, geni che hanno rivoluzionato il modo di concepire la musica, la letteratura, il mondo dell’arte e hanno cambiato il corso della storia insieme alla quotidianità delle nostre vite, e non c’è momento più evidente di quello che stiamo vivendo a causa del CoronaVirus.



Ecco alcune delle malattie che fanno parte della storia dell’umanità.

TBC

La TBC, la cosiddetta tisi, è antichissima, gli uomini preistorici avevano la tubercolosi già nel 4000 a.C. e Ippocrate stesso intorno al 460 a.C. aveva identificato questa malattia come la più diffusa di tutti i tempi, e senza le giuste cure risultava spesso fatale.

Amedeo Modigliani

Considerata la malattia dei vampiri ha rubato all’umanità menti che saranno sempre immortali:  John Keats (1795-1821),  Fryderyk Chopin (1810-1849), Emily Brontë (1818-1848), Anne Brontë (1820-1849) e  Charlotte Brontë (1816-1855),  Niccolò Paganini (1782-1840), Anton Pavlovič Čechov (1860-1904), Franz Kafka (1883-1924), Amedeo Modigliani (1884-1920), George Orwell (1903-1950) e tantissimi altri vista la sua incredibile diffusione nel passato, dagli imperatori romani ai faraoni egizi, si pensi che sono state ritrovate tracce di decadimento dovuto alla TBC nella spina dorsale di alcune mummie del 3000-2400 a.C.

 




Sifilide

Si ipotizza che la sifilide, la regina delle malattie veneree, sia stata portata dalle Americhe al vecchio continente, ma in realtà la sua origine è ancora sconosciuta, la prima epidemia di sifilide scoppio a Napoli nel 1495 in seguito alla discesa del re francese Carlo VIII che portò con se il suo esercito probabilmente il fulcro della diffusione della malattia, venne definita come “il mal francese” e con il ritorno dell’esercito in Francia la malattia si diffuse al nord Italia e in seguito in tutta Europa, solo in Francia la malattia venne chiamata “mal napolitain”.

Wolfgang Amadeus Mozart

La malattia prima dell’avvento di cure efficaci era trattata con mercurio ed isolamento con risultati spesso peggiori della malattia stessa, molti personaggi famosi hanno contratto tale malattia tra cui ad esempio  Arthur Schopenhauer (1788 –1860), Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791), Shakespeare (1564 – 1616),  Charles Baudelaire (1821 – 1867), Édouard Manet(1832-1883) e, sia Adolf Hitler(1889-1945), che  Vladimir Lenin (1870 –1924), avevano contratto la sifilide anche se sono morti per altre cause.

 




Malaria

Un’altra antichissima malattia è la malaria, tormenterebbe l’umanità da oltre 50mila anni attraverso la puntura delle zanzare, il nome viene da “mala aria” ovvero cattiva aria, termine usato nel medioevo in quanto si credeva fosse provocata dai miasmi provenienti dalle paludi.

Fausto Coppi

Tra le illustri vittime di questo morbo palustre c’è il padre della lingua italiana, il sommo poeta Dante Alighieri (1265-1321), morto dopo aver attraversato le zone delle valli di Comacchio mentre era diretto a Ravenna; anche George Gordon Byron (1788-1824) è morto di tale malattia, e ha condiviso tale sorte il famosissimo filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel  ( 1770 –1831), e con l’Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V (1500-1558); tornando all’Italia, anche Anita Garibaldi (1821-1849) e più recentemente il ciclista Fausto Coppi (1919-1960) sono state vittime della malaria.




Peste Nera

Un altro morbo molto temuto in passato la cui eco è ancora forte anche ai nostri giorni è la peste nera, un flagello che più volte ha colpito l’Europa trasportato dalle pulci dei ratti.

Il nome peste viene dal latino pestis,ovvero distruzione, rovina, epidemia mentre l’aggettivo nera fu aggiunto nel Trecento dall’osservazione dei sintomi in quanto comparivano macchie scure e lividi di origine emorragica sugli infetti.

Tiziano Vecellio

Tale malattia è stata di una portata tale da lasciare stigmate eterne nel mondo dell’arte, della musica e della letteratura, basti pensare al Decameron di Boccaccio, al Trionfo della morte di Petrarca, nel mondo della pittura l’arte ha preso i colori dell’epidemia, rispecchiando l’inquietudine e l’austerità attraverso numerosissime raffigurazioni funeree, come per esempio la cosiddetta danza macabra, celebri vittime della peste sono i grandi pittori Tiziano Vecellio (1490-1576)  e Giorgione pseudonimo di Giorgio Zorzi (1478-1510).

 




AIDS

L’HIV, il virus dell’immunodeficienza umana è la causa dell’AIDS, una malattia in cui il sistema immunitario si indebolisce progressivamente fino a provocare la morte dovuta all’insorgere di altre patologie opportunistiche.

Un virus molto recente, i primi casi risalgono agli anni 80, si trasmette attraverso liquidi corporei infetti, quindi in particolar modo attraverso rapporti sessuali non protetti con sieropositivi, è un virus che ha fatto un salto di specie, un peso che abbiamo preso dagli scimpanzé.

È un virus ormai entrato prepotentemente nella quotidianità di molte persone stravolgendola in quanto non ci sono cure effettive per debellarlo dall’organismo, ma solo farmaci per curare i sintomi ed evitare la degenerazione della malattia; fortunatamente grazie alle giuste precauzione come l’uso del preservativo si evita il contagio e bisogna rafforzare le campagne di sensibilizzazione per rendere coscienti e responsabili quante più persone possibili.

Freddie Mercury

Numerosissime sono le rock star, gli attori e gli sportivi di successo sieropositivi, basti pensare a Freddie Mercury (1946-1991), Rock Hudson (1925-1985), Magic Johnson, cinque volte campione NBA, Isaac Asimov (1920-1992), Giuliano Giuliani (1958-1996), portiere del Napoli di Maradona, che con i partenopei ha conquistato una Coppa UEFA e uno scudetto.

Sembra che la Natura si diverta a donarci periodicamente malattie nuove, la salute ci fa godere della vita, ma la malattia, prima o poi inevitabile, ci lascia comprendere meglio il significato di quest’ultima.

Salvatore Gabriele Popolo

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