Nel corso della diretta Facebook, ormai consueto appuntamento pomeridiano, il Governatore Vincenzo De Luca, ancora una volta, non si è smentito, sfoderando la sua consueta verve umoristica ed ha stigmatizzato con un colpo d’ironia questi tempi di coronavirus e i rapporti politico istituzionali con Roma.
“Mi capita – ha detto De Luca – che quando cerco alcuni interlocutori nazionali, a volte ministri, la risposta che ricevo è: ‘Sono in videoconferenza’. Ormai abbiamo tutta l’Italia in videoconferenza. Mi pongo sempre la domanda maligna: ma quando lavoriamo?”.
Ed in effetti, al di là delle concrete necessità della politica, negli ultimi tempi è proprio questa una delle scuse più usate da chi intende tagliare corto. E allora il presidente della giunta regionale campana ha aggiunto: “Abbiamo verificato tutti che 9 volte su 10 queste videoconferenze sono una perdita di tempo e non servono a niente, produrranno solo delle mutazioni genetiche. Ci capiterà di trovare tra qualche settimana ministri geneticamente modificati che hanno maturato una testa di computer, una testa di tablet.
Senza offesa, come si dice nell’agro sarnese-nocerino, siamo tutti in videoconferenza. Ritengo che sarebbe più utile lavorare che fare videoconferenze”.