Vittorio Feltri spara a zero ma stavolta si trova lui nel mirino del pubblico social. Attacchi al vetriolo per lui, reo di aver pronunciato in diretta TV parole a sfondo discriminatorio verso il Sud Italia.
Il fondatore di “Libero” ha polemizzato da remoto ai microfoni di “Fuori dal Coro”, in onda su Rete 4, in merito alle ultime dichiarazioni del Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Proprio non gli è andata giù l’intenzione palesata di voler chiudere i confini della Campania per evitare contatti con il Nord, gesto finalizzato ovviamente al contenimento e al contrasto del Covid-19. “Credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania. Io non ce l’ho con la Campania! Sto semplicemente dicendo perché dovremmo andare in Campania? A fare che cosa? I posteggiatori abusivi? Non credo sia al vertice delle nostre ambizioni un’occupazione simile. Mentre i campani, e il dato è di 14 mila ogni anno, vengono a Milano a farsi curare. Vuol dire che Milano e la Lombardia non fanno loro così schifo“ ha spiegato il giornalista al conduttore Mario Giordano, evidentemente imbarazzato. Inutili sono stati i tentativi di placare Feltri, il quale non si è risparmiato in nulla. Le dichiarazioni choc: “I meridionali sono invidiosi, subiscono una sorta di complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità ma credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori”.
Eh già. In Campania non conviene venire. O meglio, venire a vivere. Per la vacanza, invece, è ok: l’importante è essere di passaggio, per degustare qualche pietanza di pesce in riva al mare, magari ascoltando anche qualche repertorio napoletano. Conviene per i nordici, loro che le vacanze possono permettersele. I meridionali, invece, no. Non lo dicono le statistiche, ma Michela Biancofiore, parlamentare di FI, nel corso della trasmissione “L’aria che tira” su La7 nel 2018. In questo momento storico di emergenza sanitaria globale, le persone lanciano hashtag come #RestiamoUniti, cantano in sinergia da ogni dove del Paese canzoni d’incoraggiamento. In televisione, invece, si dimostra in termini intellettualmente scorretti la divisione che vige ancora. Nessun problema nel nominare i parcheggiatori abusivi napoletani, a differenza dei medici che si contraddistinguono per capacità e professionalità all’interno dell’Ospedale Cotugno. Nosocomio d’eccellenza, preso ad esempio anche all’estero. Ma per Feltri non possono esistere eccellenze nel partenopeo, ma solo parcheggiatori abusivi, ribadiamo. E per la conduttrice Barbara Palombelli, i cittadini del meridione non possono lavorare: “Il 90 per cento dei morti è nelle regioni del nord. Cosa può esserci di diverso? Persone più ligie, che vanno tutte a lavorare?” ha domandato provocatoria in Stasera Italia su Rete 4. Sembra un’argomentazione scientifica e fondata su dati certi, nessuno si sarebbe mai aspettato che la Palombelli oltre giornalista fosse anche virologia ed epidemiologa. Asserire che i napoletani, oltre che lavorare, lo facciano anche bene, è un vero machete inflitto nell’orgoglio per Myrta Merlino, conduttrice di La7 che ne “L’aria che tira” ha enunciato a dir poco sbalordita:“È incredibile perché non ce lo aspettavamo mai che l’eccellenza arrivasse da Napoli, e invece la storia del Cotugno ci ha tutti sorpresi”.
Ma ritorniamo al repertorio napoletano. A tutti i fomentatori di questi chiacchiericci, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris gliela canta e gliele suona sulle note di Pino Daniele:”Non sono state poche le persone e le trasmissioni che hanno puntato un’altra volta il dito contro Napoli e il Mezzogiorno con offese e discriminazioni – ha detto in un video il sindaco Luigi de Magistris – di fronte a questo ossigeno putrefatto che esce dai polmoni di pseudointellettuali mi viene una immagine. Ricordo quando adolescente mi recai in un negozio di musica e comprai un disco di Pino Daniele. C’era “Je so pazzo”. A questa gente voglio loro dedicare il finale di quella canzone“. Come termina? Ripercorriamo la melodia del gran finale: “Je so’ pazzo je so’ pazzo …nun nce scassate ‘o cazzo!”
A dargli man forte ci sono anche altre voci provenienti dal Mezzogiorno, una in particolare proveniente dal tacco del Bel Paese. Così il presidente della Regione Calabria Jole Santelli: “Mi rammarica molto ascoltare stupide affermazioni campanilistiche che sbeffeggiano il popolo meridionale. Sono da sempre a difesa della mia gente, della mia terra e non permetto a nessuno di denigrarla con leggerezza e cattiveria”. Si ricorda che è proprio un giovane medico di Catanzaro a curare il primo ministro inglese Boris Johnson dal coronavirus. Si tratta dello pneumologo Luigi Camporota, residente da anni nella metropoli britannica.
Traendo le somme, dispiace sempre essere al centro di attacchi razzisti e polemiche sterile, ma i meridionali man mano ci stanno facendo il callo, imparando a difendersi. Perché, proprio come dice De Luca, con il passare dell’età si diventa sterili alle banalità.
Emanuela Francini