Incredibile che mentre agli italiani viene chiesto con insistenza di essere ligi alle regole, di non allentare la presa, di rispettare i provvedimenti ed i protocolli attuati per arginare l’emergenza Coronavirus, arrivi proprio da chi dovrebbe rappresentarli in Parlamento, l’esempio contrario.
Nonostante anche a Montecitorio siano state adottate le misure per contrastare il Covid-19, oggi che si votava il provvedimento “Cura Italia” (da quanto riferito da presenti ad Adnkronos) un parlamentare della Lega ha fatto il suo ingresso in aula con qualche linea febbre (37.4) e senza mascherina.
Alla richiesta dell’infermiera di sottoporsi ad una seconda misurazione il deputato si è rifiutato categoricamente, incurante di quello che il suo gesto avrebbe potuto significare e provocare.
Con 37.4 di temperatura alla Camera non si può entrare. Ma per i parlamentari vigono altre regole, non si può certo impedire loro di esprimere il voto. E in ballo oggi c’era l’approvazione del Cura Italia, uno dei provvedimenti per contrastare l’emergenza sanitaria ed economica che ha investito il Paese.
Una volta entrato è stato ripreso più volte, dagli assistenti parlamentari prima e dai questori successivamente e persino della presidente di turno Maria Edera Spadoni, affinché indossasse la mascherina. Solo l’intervento del questore di Montecitorio Gregorio Fontana, messo a conoscenza della situazione, ha sortito effetto sul parlamentare. A sua discolpa il deputato ha affermato di essere arrivato in Aula accaldato dopo essersi esposto al sole e fatto giardinaggio e a riguardo della mascherina ha ribadito la sua idea sull’inutilità della stessa.
Certo in un momento in cui si continua a lottare contro un virus che ha messo in ginocchio un paese intero, lasciando dietro di sé morti, disoccupazione, “nuovi poveri”, ferite indelebili per tutti, l’atteggiamento del parlamentare non sembra coerente con quanto chiesto ai cittadini. Molti altri parlamentari in Aula hanno espresso il loro dissenso “Se uno fa il deputato della Repubblica deve avere un minimo di testa per salvaguardare la salute degli altri ancor prima della sua – si è sfogato un presente alla scena – Così si mettono a rischio i colleghi, ma anche le loro famiglie”.