Uno dei più noti avvocati e giuristi italiani, Carlo Taormina, ha presentato una denuncia penale contro il Governo, insieme a lui oltre 700mila persone che lo hanno seguito e supportato.
“L’iniziativa sarà ad esclusivo titolo di volontariato”, dice l’avvocato.
Taormina aveva annunciato l’iniziativa con un post Facebook già il 25 marzo: “Oggi sono occupato perché devo scrivere la denunzia da presentare alla Procura di Roma contro questi cialtroni di governanti e questi tromboni di medici che hanno sulla coscienza 6.000 morti per averci chiuso in casa con un mese di ritardo.
“Il problema sarà di trovare magistrati che non siano conniventi col potere e che quindi come al solito vogliamo coprire queste gravissime responsabilità”, continua il giurista.
“Vorrà dire – aggiunge ancora l’avvocato – che denunzieremo anche i magistrati che non dovessero fare il loro dovere. Da cittadini rispettosi delle istituzioni, abbiamo il dovere di fidarci e quindi di provare”.
Taormina, in un articolo ed un video apparso sulla testata Il tempo, aveva illustrato meglio la situazione: “40 giorni di ritardo nel chiudere tutto. Altri morti mentre calano i contagi? Muoiono perché non assistiti o non assistibili per mancanza di respiratori e letti di terapia intensiva. Così una massa di contagiati si è trasformata in una massa di morti”.
“Ringrazio le oltre 700.000 persone che mi hanno, in un solo giorno, voluto sostenere nella denuncia da me presentata alla Procura di Roma contro i responsabili di questa autentica strage colposa di Stato”, ha spiegato il legale.
“Chiedo – fa appello Taormina – che le autorità ci dicano quante sono state le persone morte in casa e che non si sono nemmeno raggiunte pur essendo stato richiesta l’intervento medico; chiedo quante siano state le persone morte fuori degli ospedali e fatte rimanere a crepare nelle autoambulanze perché non c’erano respiratori o letti di terapia intensiva; chiedo quanti siano stati i morti negli ospedali che di è scelti di far morire per salvare altre vite”.
L’avvocato inoltre chiede a tutti di far pervenire materiali da poter utilizzare per dare ulteriore supporto alla denuncia alla mail (studiotaormina@virgilio.it).
Andrea Ippolito