E’ avvenuto alle 19,04 il miracolo di San Gennaro che si è ripetuto dando l’auspicio atteso da tutti i napoletani. Da sempre atteso come segno di benevolenza del Santo nei riguardi dei napoletani, oggi il miracolo è stato accolto con ancoa di più come segno positivo per l’uscita dall’incubo coronavirus.
Ad annunciare la liquefazione del sangue del Santo patrono della città di Napoli, l’arcivescovo cardinale Crescenzio Sepe.
“Un segno di predilezione e benevolenza nel tempo del coronavirus per la nostra Campania e per l’Italia intera” ha detto Sepe in un Duomo insolitamente deserto a causa del rischio contagio che ha imposto lo svolgimento del rito a porte chiuse. L’alto prelato ha poi spiegato che al momento dell’apertura della cassaforte il sangue di San Gennaro era già sciolto. Alla cerimonia era presente anche il sindaco, Luigi de Magistris.
Le ampolle, in attesa del prodigio, vengono esposte alla venerazione dei fedeli tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre, giorno dedicato al Santo ed il 16 dicembre. La liquefazione fu attestata per la prima volta nel 1389 come fatto già noto e considerato dalla pietà popolare un miracolo.