Flavio Briatore é stato ospite l’altro giorno alla trasmissione su La7, condotta da Giletti “Non è l’Arena”.

Si é affrontato il tema delle nuove povertà e del fatto che tante persone si stanno rivolgendo al banco dei pegni per ottenere subito i contanti per vivere, tra questi anche liberi professionisti.



Briatore ha raccontato che i banco dei pegni sono gestiti dalle banche e si chiamano credito su stima, e ha dunque aggiunto che c’è uno sportello vicino all’istituto di credito dove i cittadini possono portare i propri oggetti personali.

Per quale motivo la banca non può anticipare lo stipendio o la cassa integrazione a questi cittadini? Perché siamo costretti a vedere moltissimi lavoratori ridotti in queste condizioni?



Queste le domande che si é posto l’imprenditore.

Poi ha ricordato chi sono i nuovi poveri: “artigiani, commercianti, ristoratori, albergatori. Persone che non hanno più una fonte di reddito e non rappresentano neppure una fonte di reddito per il Paese perché non potranno pagare le tasse.

Siamo davanti ad uno scenario inaccettabile”, ha aggiunto

“Le banche ti prendono il 2% al mese, che vuol dire 24% all’anno di interessi. È strozzinaggio!

Non abbiamo capito che in questo momento dovevamo fare una rivoluzione col fisco e burocratica. Solo così la gente poteva ripartire. Tutti gli imprenditori sono demoralizzati, non ce la fanno più. E purtroppo molta gente non riaprirà più e anche per il turismo sarà una catastrofe”.

Le parole di Flavio Briatore sui provvedimenti e i #contributi del #Governo per cittadini e imprenditori.#NonelArena…

Pubblicato da Non è l'Arena su Domenica 3 maggio 2020




 

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