Parte fondamentale di questa Fase 2 sono i test sierologici, il cui ruolo è quello di attestare la presenza o meno nel corpo degli anticorpi Igg e Igm, in modo da attestare se siamo entrati in contatto con il virus.
La presenza di questi anticorpi nel sangue non è sufficiente per determinare se l’individuo è guarito, ma soltanto che ha avuto una risposta immunitaria al virus. Di conseguenza se il test sierologico risulti positivo il soggetto dovrà mettersi in isolamento e sottoporsi a un tampone per stabilire se sia ancora veicolo di trasmissione per il coronavirus oppure se sia definitivamente guarito.
I laboratori in Campania si stanno fornendo dei kit per il test, e, come sostiene il presidente nazionale di Federlab Gennaro Lamberti, la domanda da parte dei cittadini è altissima, e già dalla prossima settimana i laboratori inizieranno a rispondere a tale esigenza.
I test sierologici verranno effettuati da strutture private, Federlab afferma che stanno effettuando acquisti dei kit per i test in modo centralizzato per garantire un prezzo uniforme nelle varie strutture. Si prospetta un’ondata di richieste che durerà per mesi. I laboratori stanno lavorando anche per garantire tutti i protocolli di sicurezza, le attrezzature necessarie ai dipendenti, mascherine, guanti, tute e visiere, e si stanno attrezzando anche per fornire ai clienti percorsi separati per evitare possibili situazioni di contagio, mantenendo sempre le dovute distanze tra i clienti.
Ma quanto costerà questo test sierologico?
Gennaro Lamberti spiega che svolgeranno un ruolo pubblico, ma che sono sempre prestazioni privatistiche, stanno cercando soluzioni per acquistare i test al minor costo possibile, prospettano che due tipi di test, uno solo per gli anticorpi Igg che verrà proposto al pubblico sui 25 euro, mentre il secondo più completo rivelerà sia gli anticorpi Igg che quelli Igm e avrà un costo che si aggirerà intorno ai 50 euro.
Ma attenzione i test sierologici rivelano solo la risposta immunitaria del nostro organismo, per esempio potrebbe risultare negativo anche se si è infetti, il nostro organismo necessità di un paio di giorni generalmente prima di sviluppare gli anticorpi, questa finestra-temporale è variabile per ognuno di noi.
Nel caso di positività al test si potrebbe essere ancora nel pieno dell’infezione e quindi sarà necessario richiedere un tampone orale, effettuabile solo in strutture pubbliche.
La situazione migliore è quella in cui si risulti positivi al test sierologico e negativi al tampone, il che indicherebbe che abbiamo già affrontato il virus e che siamo guariti, di conseguenza non siamo più veicolo di contagio e abbiamo una immunità quantomeno temporanea.
Salvatore Gabriele Popolo