I cittadini del Comune di Castellammare di Stabia in barba alle norme varate dall’ultimo Dpcm del premier Conte e alle ordinanze regionali e sindacali, si sono riversati in massa nella villa comunale. L’area a rischio focolaio e tempestivi i provvedimenti dell’amministrazione Cimmino.
Il lungomare cittadino è chiaramente ritornato, troppo in fretta, il luogo preferito da parte della popolazione residente e non, diventando così luogo di assembramento ed incontrollata fruizione degli spazi pubblici. Ma oltre alla questione lungomare, il sindaco Cimmino deve fare i conti anche con i troppi spostamenti motorizzati dalla popolazione non strettamente necessari.
“Avevo pensato inizialmente a misure più stringenti, ma voglio affidarmi al buonsenso, alla maturità e alla responsabilità dei concittadini” aveva dichiarato agli albori della seconda fase il sindaco Cimmino. All’evidenzia dei fatti, non può che raccogliere la delusione che gli ha consegnato gran parte della cittadinanza e fare dietrofront.
“Molti non hanno capito che l’emergenza non è finita ed è necessario rispettare le regole” ha dichiarato. Si ricorda che lo stato di emergenza da Covid-19, per effetto del Decreto Rilancio, è prorogato di sei mesi: durerà fino al 31 gennaio 2021.
Molti stabiesi sono stati beccati in flagrante mentre prendevano il sole in spiaggia o facevano svolgere ai propri figli attività ludiche sulle giostre comunali, altri hanno bivaccato sulle panchine, tanti in giro in due sul motorino. Tanti altri, invece, non solo hanno violato le regole mirate al contenimento e al contrasto dell’epidemia, ma anche quelle del semplice senso civico e morale che dovrebbe essere radicato in modo intrinseco all’interno di qualsiasi collettività.
Numerosissimi i contenitori di cartone o di plastica così come le lattine abbandonate in mezzo l’arenile o lungo la zona di passeggio. Un gesto incivile che rammarica molto, tenendo conto che Palazzo Farnese pochi mesi prima dello scatto del lockdown aveva dato il via alla costruzione di nuovi cestini per la differenziata e vari punti di rinfresco per svolgere i pic-nic in modo ordinato. Difficile sognare di ripulire il fiume Sarno, se non si è neanche in grado di mantenere la villa pulita.