Il centro polispecialistico CMO di Torre Annunziata, ha emanato un comunicato agli organi di stampa per chiarire la proprio posizione in merito all’intervento dei Carabinieri dell’AIFA (articolazione dell’Arma nell’ambito del campo farmaceutico) di Roma e della Compagnia di Castellammare di Stabia che ha portato al sequestro preventivo di alcuni macchinari e laboratori della struttura torrese.
A parlare è Luigi Marulo, amministratore del Centro Medico Oplonti: “Siamo assolutamente sereni e confidiamo che al più presto verrà chiarita la vicenda e dimostrata la correttezza della nostra azienda”.
“L’attività svolta dai magistrati – ha dichiarato Marulo – riguarda una vicenda degli anni passati, legata all’uso di un radiofarmaco, composto sulla base di un radionuclide dotato dell’autorizzazione all’immissione in commercio, utilizzato nello stesso periodo in molte altre strutture sanitarie, anche ospedaliere, italiane.
Sottolineiamo che non è mai stata in discussione la bontà e l’utilità della pratica diagnostica.
Il CMO continua ad operare regolarmente – si legge nella nota aziendale – e le prestazioni sanitarie continuano ad essere effettuate, ad eccezione delle Pet/Tac”.
L’amministratore del centro diagnostico ha poi ribadito la piena fiducia nell’operato degli inquirenti ai quali, conferma Marulo, è stato fornito ogni opportuno riscontro.
“Siamo pertanto estremamente fiduciosi – conclude la nota del CMO – che emergerà presto la nostra ineccepibile condotta, anche in merito alla diversa interpretazione giuridica operata dagli inquirenti oplontini”.