
Anche Chiara Saraceno si esprime duramente sulle tematiche della scuola, rivolgendosi alla ministra Azzolina.
“Sembra che le preoccupazioni principali della ministra dell’Istruzione siano state il mantenimento del calendario scolastico, la garanzia che nessuno sarebbe stato bocciato e la valutazione degli apprendimenti”, dichiara la Saraceno.
Secondo la sociologa, la ministra si è preoccupata “tardivamente di far arrivare tablet e pc dove mancavano a studenti che non potevano nemmeno permettersene l’acquisto”.
“Colpisce soprattutto l’apparente sottovalutazione del fatto che, in un Paese in cui la dispersione scolastica è molto elevata, soprattutto nelle aree e nei gruppi sociali più svantaggiati, il rischio dell’abbandono e della demotivazione da parte di molti studenti sarebbe aumentato esponenzialmente”, precisa ancora la sociologa.
La Saraceno aggiunge – in un articolo apparso su La Stampa e ripreso da La Tecnica della Scuola – inoltre che bisognerebbe “organizzarsi per dedicare i mesi da qui a settembre ad attività che aiutino questi bambini e ragazzi non solo a recuperare gli apprendimenti persi, ma la capacità e il desiderio di farlo, aprendo su questo una discussione con gli insegnanti, ma anche con i soggetti della società civile”.
Chiara Saraceno è una delle sociologhe italiane di maggior fama, con all’attivo importanti studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali.
Laureata in Filosofia, fino al 2008 è stata docente di Sociologia della famiglia presso la Facoltà di Scienze politiche all’Università degli Studi di Torino. Dall’ottobre 2006 a giugno 2011 è stata docente di ricerca presso il Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. Attualmente è honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino.