116 Stati membri dell’OMS vogliono un’inchiesta indipendente sull’operato della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sulla pandemia da Coronavirus.

Anche la Cina si è resa disponibile ad un’inchiesta dell’OMS, ma solo “a tempo debito”, ritenendo prematuro l’avvio delle indagini sulle origini del nuovo Coronavirus. Nel frattempo però è oramai indubbia la posizione di oltre 110 stati.

Il Direttore generale dell’OMS ritiene che sia prematura un’inchiesta. Per Tedros Adhanom Ghebreyesus infatti “sarà fatta al primo momento opportuno per valutare l’esperienza e le lezioni imparate e per fare alcune raccomandazioni su come migliorare la preparazione nazionale e globale alla pandemia”.



Ma per l’approvazione della risoluzione occorrono i due terzi della maggioranza ed il testo ha ottenuto già il supporto di 116 Paesi, inclusi Russia, India, Giappone, Regno Unito, Canada, Indonesia, nonché di 27 Stati dell’Unione europea. Al momento hanno aderito dunque 116 stati membri su un totale di 194.

Il ministro della sanità USA Alex Azar ha annunciato l’appoggio degli Stati Uniti d’America alla “inchiesta indipendente sull’operato” dell’OMS ed ha affermato che l’ente internazionale “ha fallito in modo clamoroso nel fornire le informazioni sulla pandemia di coronavirus”, aggiungendo che “questo non può accadere di nuovo”, inoltre che “l’Oms deve cambiare e diventare più trasparente”.

Andrea Ippolito




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