NAPLES, ITALY - JULY 19: Arkadiusz Milik of Napoli celebrates after scoring the first goal during the Serie A match between SSC Napoli and Udinese Calcio at Stadio San Paolo on July 19, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

L’attaccante lascia Napoli dopo quattro stagioni. Nelle casse azzurre arriveranno 25 milioni

Voleva a tutti i costi la Juventus, ma dopo aver capito che fondamentalmente la Juventus non voleva tanto lui, accetta il trasferimento alla Roma. Questo quello che accade ad Arkadiusz Milik, che è a un passo dal passaggio ai giallorossi.

Fino a ieri l’attaccante sembrava volersi impuntare nel non accettare l’offerta romanista, anche al costo di trascorrere un campionato da separato in casa a Napoli per liberarsi a costo zero alla scadenza del contratto nel 2021. Poi la dirigenza bianconera ha messo le cose in chiaro: la pista Milik è definitivamente abbandonata, la Juventus vuole puntare su Dzeko.


Allora la decisione del polacco, consigliato anche dal procuratore e dal padre, di entrare nell’idea di indossare la maglia della Roma. Roma che gli garantirà 5 milioni di euro per 5 anni, quindi con un aumento di ingaggio rispetto a Napoli.

Nelle casse partenopee entreranno 25 milioni: 20 di questi sono fissi al trasferimento, gli altri 5 sono un bonus di facilissimo e scontato raggiungimento (basta che la Roma faccia un punto in tutto l’arco del 2021). Nell’operazione molto probabilmente saranno inseriti anche due giovani della primavera giallorossa, Bouah e Bove, che verranno immediatamente girati in prestito dal Napoli al Bari, altra società di proprietà di De Laurentiis.


Si conclude dunque dopo quattro stagioni l’avventura napoletana di Milik. La punta era arrivata nel 2016 per sostituire Higuain, ma il primo e il secondo anno sono stati caratterizzati dal doppio infortunio alle ginocchia che l’ha di fatto messo out per entrambi i campionati. Nelle due stagioni successive, pur essendo stato il capocannoniere azzurro, non è mai scattato il feeling con la piazza, che lo accusava di essere poco incisivo sotto porta, soprattutto nelle gare importanti. Poi la sua volontà di non rinnovare il contratto ha innescato anche la guerra con la società ed era a quel punto necessario che le strade si dividessero.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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