Nessun cambiamento dell’ultimo minuto. Il Napoli non partirà per Torino. Le disposizioni dettate dall’ASL di Napoli e dalla Regione Campania saranno seguite e rispettate.
A mettere in chiaro la posizione degli azzurri è stato il legale del club di De Laurentiis, Mattia Grassani. L’avvocato ha dichiarato che “ci sono più comunicazioni di ASL e Regione in una stessa direzione, ovvero quella di impedire ai giocatori in contatto stretto con i positivi di abbandonare i propri domicili”. Ha proseguito dicendo che “i documenti tagliano la testa al toro rispetto a ciò che è il rapporto tra ordinamento sportivo e norme dello Stato”. Questo quindi dovrebbe mettere alla luce che la Lega di Serie A non può imporre a una squadra di scavalcare una decisione del governo regionale, cioè la massima autorità locale.
Grassani ha poi specificato su cosa è successo nel tardo pomeriggio di ieri. “In tempo reale abbiamo informato Giudice Sportivo di Serie A, Lega, FIGC e Juventus che la squadra non poteva partire per Torino, a meno che non volessero commettere reati penalmente rilevanti giocando la partita. Abbiamo allegato tutta la corrispondenza con ASL e Regione. Il calcio può aspettare. La legge dello Stato è superiore a quella sportiva”
Un’ultima battuta su come si comporterà il Napoli nei prossimi giorni. “Ci sarà l’isolamento di 14 giorni. La soluzione naturale è che i giocatori scelgano come domicilio temporaneo Castel Volturno, in modo di continuare ad allenarsi e poi fare soltanto la spola tra casa e lavoro”. Il provvedimento regionale impedisce anche ai suddetti elementi di abbandonare i confini nazionali, quindi tutti i giocatori del Napoli convocati per la Nations League non potranno partecipare alle gare.
Tutto ciò però con Juventus-Napoli di stasera ancora ufficialmente in programma. Se non arriveranno ulteriori comunicazioni o decisioni della Lega di Serie A, la partita non sarà rinviata. Cosa succederà quindi alle 20.45?
La Juventus e gli arbitri si presenteranno in campo, si attenderà fino a 45 minuti dopo il previsto fischio d’inizio (quindi alle 21.30) l’arrivo degli azzurri e poi si dichiarerà che il Napoli non si è presentato. Il direttore di gara prenderà la distinta bianconera, compilerà il rapporto sulla gara e consegnerà il tutto al Giudice Sportivo.
La palla passerebbe poi allo stesso Giudice Sportivo che avrebbe davanti a sé due opzioni. La prima sarebbe la sconfitta a tavolino per 3-0: il Napoli presenterebbe ovviamente ricorso, adducendo cause di forza maggiore per la mancata presenza in campo. La seconda sarebbe quella di rinviare la decisione perché la controversia non è ancora scevra da ambiguità
Salvatore Emmanuele Palumbo