Parte la protesta dei residenti di via Crapolla Seconda contro l’istallazione di un ripetitore telefonico. Un antenna 5G nella periferia di Pompei. E’ questo il motivo della protesta dei residenti preoccupati per le conseguenze che l’antenna potrebbe portare in un area periferica ma comunque troppo vicina alle civili abitazioni. Secondo i residenti i lavori sarebbe realizzati da un colosso della telefonia mobile francese.


L’associazione “Crapolla Oltre” si è mobilitata per una raccolta firme per impedire la realizzazione della SRB (Stazione Radio Base) nel quartiere. Una installazione, dicono i promotori dell’iniziativa, “fortemente inquinante in quanto fonte di emissioni di intense onde elettromagnetiche e di campi elettrici incompatibili con la residenza umana e animale, oltre che essere elemento di disturbo visivo per il paesaggio”.

E così i residenti della zona individuata per la realizzazione dell’antenna si sono mobilitati e chiedono a tutti i cittadini di Pompei di partecipare attivamente alla raccolta firme per impedire la realizzazione dell’impianto. Nell’invito ai pompeiani si legge: “Oggi è un problema di via Crapolla e dintorni ma domani potrebbe essere di qualcun altro; ed in quel caso noi sosterremo attivamente la vostra causa!”


I promotori della protesta con un documento diffuso anche attraverso i social tiene a ricordare che il terreno individuato per la realizzazione dell’antenna 5G è circondato da edifici abitati da nuclei familiari con molteplici figli minori e taluni con malattie tumorali degenerative: “…la predetta installazione, se portata a compimento, creerebbe grave nocumento in persone deficitarie del sistema immunitario e abitanti in loco”.




Una opposizione alla realizzazione dell’antenna che si basa su regole nazionali alle quali i rappresentanti dell’Associazione si richiamano, invitando l’ufficio tecnico comunale a verificare le norme vigenti prima di autorizzare tali lavori sul territorio pompeiano.

Di fatti il decreto Gasparri del 2002 ha inizialmente stabilito una distanza minima dei ripetitori dalle abitazione di almeno di 70 metri e la loro installazione, previo parere urbanistico e paesaggistico, deve essere fornita anche dal parere favorevole dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).

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