Nonostante le difficoltà economiche che dallo scoppio delle pandemia hanno colpito intere categorie di commercianti, in prossimità del Natale c’è chi è riuscito in maniera del tutto personale, nonostante il momento tragico per l’economia, ad avere un pensiero concreto per i meno fortunati.


L’imprenditore Antonio Guadagno, che da più di un trentennio opera sul territorio come titolare di un noto coiffeur nel centro della città pomiglianese anche quest’anno ha scelto di adoperarsi a sostegno della comunità locale promuovendo l’iniziativa “Il natale solidale”. La raccolta fondi è servita per l’acquisto di beni di prima necessità che verranno consegnati nei prossimi giorni alla parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Le famiglie indigenti riceveranno i pacchi alimentari consegnati dai volontari della Caritas.

Con l’emergenza sanitaria il blocco quasi totale di molte attività economiche che abbracciano soprattutto il settore delle piccole e medie imprese a Pomigliano, che negli ultimi anni ha costruito una parte della sua ricchezza economica su attività di ristorazione e su quelle legate alla movida, si è generata una nuova fascia di poveri. Famiglie intere che vivono al limite della sussistenza prive di sussidi statali, spesso non riescono ad acquistare nemmeno i beni essenziali. Uomini e donne privati del lavoro e della dignità.


Oltre al sostegno che già le istituzioni locali hanno dato ai più deboli si è generata un’altra forma di solidarietà quella priva di slogan politici, iniziative di commercianti parroci e chiese che fanno onore alla grandezza del popolo pomiglianese.

«Il mio settore e la mia attività – dichiara Antonio Guadagni – hanno sofferto per l’onda d’urto causata dal primo lockdown totale di marzo e le forti restrizioni a cui siano stati costretti quando abbiamo riaperto a maggio. Un secondo confinamento, come il primo, ci avrebbe sicuramente messo con le spalle al muro. Sono state tante le paure e le difficoltà affrontate da me e la mia famiglia con cui gestisco l’attività, ma nonostante tutto ho voluto sostenere chi è stato più sfortunato di me e con un gesto di fratellanza dare forza a chi oggi non riesce a immaginare il proprio futuro.  Un messaggio di speranza a tutte le categorie più colpite dalla pandemia, quest’anno più che mai il mio sarà un Natale solidale nell’attesa di un futuro Covid-free».

Cinzia Porcaro



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Da sempre affascinata dal giornalismo ,ha coltivato questa passione per anni. Laureata in lettere presso la Federico II è iscritta all'albo giornalisti pubblicisti. Continua a fare informazione e pensa ancora che un giornalista racconta la verità ,non quella Pirandelliana del "Io son colei che mi si chiede", ma quella dei fatti e delle persone.