Continua la protesta dei lavoratori della Whirlpool che questo pomeriggio hanno presentato un calendario dal titolo quanto mai significativo: “Sulla nostra pelle”.

Una serie di scatti fotografici ritraggono i dipendenti della grande multinazionale a mezzo busto e senza abiti a simboleggiare come e quanto si sentano denudati e privati della propria dignità perché “solo lavorando e producendo un essere umano sente di poter vivere degnamente”.


Un chiaro riferimento allo stato d’animo che si è ormai fatto strada nel cuore di chi sta lottando da anni senza peraltro intravedere alcun lieto fine a questa tristissima vicenda.

La scelta stessa dello stabilimento di Via Argine quale sfondo delle foto la dice lunga sulla sofferenza patita durante questi due lunghissimi anni ed il legame imprescindibile degli operai con il proprio luogo di lavoro.


“Siamo stati messi a nudo e spogliati di ogni dignità – ha dichiarato il sindacalista Vincenzo Accurso – La nostra è una battaglia per la difesa di un posto di lavoro da cui dipendono le vite di altre decine di persone. In ogni fotografia c’è parte della nostra storia e del nostro percorso. Sono quasi due anni che combattiamo contro una decisione che ci vede sempre più vittime di una multinazionale, a cui in questi anni abbiamo dato l’anima. Non possiamo continuare così e senza una prospettiva per il futuro”.

Nel frattempo l’Azienda durante l’ultimo incontro al tavolo del Mise ha comunicato la sua decisione di mettere tutti i dipendenti in Cassa integrazione Covid (Cig) a partire da gennaio, nell’attesa dello sblocco dei licenziamenti che avrà termine a fine marzo quando, ha già fatto sapere, inizierà la procedura di licenziamento collettivo che si dovrebbe concludere in poco più di due mesi.


«Ora siamo in cassa integrazione sino a Marzo e questo ci spaventa – ha dichiarato Ciro Quirino, uno dei lavoratori coinvolti in questa odissea – Non sappiamo dopo come andranno le cose ma intanto non abbiamo nessuna alternativa se non quella di continuare a lottare. Dobbiamo farlo per noi e per i nostri cari. Ma soprattutto per chi in questi mesi è stato al nostro fianco dandoci una mano a portare all’attenzione nazionale la nostra vertenza. Per questo ringraziamo personaggi come Sergio Castellitto, Oscar Di Maio, Vauro, Riccardo Iacono e tanti altri che questo pomeriggio (grazie ad un video messaggio) ci hanno mostrato ancora tanto affetto».

Guarda le foto

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