Dilaga il Napoli nella prima partita del nuovo anno. Gli azzurri escono vittoriosi da Cagliari con un ampio 4-1 e si portano al quarto posto in classifica. Con la sconfitta del Sassuolo, infatti c’è il sorpasso sui neroverdi, mantenendosi vicini al terzo posto occupato dalla Roma e non perdendo terreno dalla vetta.


Non è soltanto il risultato ad arridere alla squadra di Gattuso. Abbiamo infatti assistito a una prova molto positiva, una delle migliori della stagione (non si vedeva un Napoli così in palla dal 4-0 sulla Roma di più di un mese fa). È stato l’approccio a fare la differenza: i partenopei sono scesi in campo con il piglio di chi vuole subito indirizzare la partita verso la vittoria con velocità.

È stata quindi quasi una beffa chiudere il primo tempo in vantaggio solo per 1-0, grazie al gran gol da fuori area di Zielinski. Sono stati svariate le limpide occasioni avute nei primi quarantacinque minuti: uno dei difetti maggiori rimane sempre lo scarso cinismo e la mancata concretizzazione sotto porta.


Nel secondo tempo sembrava di assistere poi a un film già visto, con gli azzurri che non riescono a chiudere il match e il Cagliari che arriva al pareggio con l’unico tiro in porta del suo pomeriggio. Poteva esserci un contraccolpo psicologico, come è successo tante volte, e invece oggi i giocatori del Napoli avevano stampato sul volto l’obiettivo dei tre punti: pochi secondi dopo l’1-1 Zielinski mette a segno la sua personale doppietta, su una bella iniziativa di Di Lorenzo. Da lì l’incontro è stato tutto in discesa, con Lozano e Insigne su calcio di rigore (il primo del campionato in favore del Napoli) hanno fissato il punteggio sul 4-1.

Ha girato tutto alla perfezione alla Sardegna Arena, magari aveva davvero ragione Gattuso quando subito dopo il pari strapazzo in extremis con il Torino ha detto che questa squadra aveva soltanto bisogno di riposare. Dieci giorni senza impegni ufficiali e si è vista una formazione molto in forma.


L’emblema sono stati due elementi come Fabian e Di Lorenzo. Lo spagnolo ha messo in campo la miglior gara da mesi a questa parte, mostrando anche la cattiveria e l’intraprendenza che spesso ha fatto mancare. Il terzino ha mangiato la fascia destra per tutti i novanta minuti, dimostrandosi attento in fase difensiva e propositiva in fase offensiva (assist a Zielinski sul 2-1 e rigore procurato per il 4-1). Quello che si sta sempre dicendo del Napoli è la mancanza di esterni di difesa di qualità, ma con un Di Lorenzo come oggi sulla destra il problema non si crea.

Capitolo Zielinski. Il polacco quest’anno sta facendo il salto di qualità definitivo per diventare tra i migliori centrocampisti in assoluto in Serie A, e perché no d’Europa. I due gol sono un manifesto di forza, tecnica e gioco del calcio. Ma in più si mette al servizio della causa, facendo la spola tra la mediana e la trequarti e andando a pressare per primo i difensori centrali avversari. Insieme a Insigne, anche lui autore di una prestazione maiuscola, l’uomo in più di questo Napoli.


Promosso anche Petagna, che dimostra di saperci fare con la palla tra i piedi, accettando anche di soffrire con i compagni in ripiegamento. È però necessario che sia più aggressivo quando c’è da buttarla dentro, troppo pochi tiri rispetto ai palloni giocabili che gli arrivano. È apprezzabile il suo altruismo, ma nel DNA del centravanti dovrebbe esserci prima di tutto il gol.

Ora che, dopo la breve pausa natalizia, si è ricominciato a giocare, non ci si ferma più, con una gara ogni tre giorni. Mercoledì è già tempo di turno infrasettimanale: allo stadio Maradona arriverà lo Spezia.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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