Erano le 11 quando il feretro ha raggiunto il Santuario della Madonna Liberatrice dai Flagelli. Anna Fogliamanzillo aveva già ricevuto il saluto di tanti ciclisti che l’avevano attesa nei pressi della sua abitazione per la sua ultima uscita.

Tante persone per l’ultimo saluto alla giovane mamma appassionata delle due ruote a pedali. In tanti provenienti da molti paesi del vesuviano l’hanno attesa alla chiesa di via Gesuiti per un saluto commosso e sincero. Tanti che la conoscevano e tantissimi con i quali aveva incrociato i pedali in questi mesi di passione per lo sport che aveva scelto di praticare. Tutti stravolti e increduli per una perdita inattesa e violenta di una persona solare, gioviale e piena di voglia di vivere.


Aveva vinto la sfida con la vita, si era rimessa in forma e pedalava nella natura percorrendo le bellissime strade della nostra terra. Proprio come aveva fatto giovedì 7 gennaio, quando aveva valicato il passo ad Agerola e si accingeva a ritornare a casa dopo l’ennesima entusiasmante pedalata. Proprio quando il destino ha voluto che un tremendo incidente vedesse la sua vita troncata in giovane età.


Cosa sia successo realmente sotto la buia e pericolosa galleria Palombella di Agerola è ancora tutto da ricostruire ed è a quanto stanno lavorando i Carabinieri di Castellammare di Stabia e la Procura di Torre Annunziata. Anna, forse colpita da un’auto pirata e caduta sull’asfalto, sarebbe stata investita da più di un’automobile. Nessuno, però, si era in quel frangente fermato per provare a soccorrere Anna. Forse nessuno si era neanche accorto di aver investito una ciclista, come ha già dichiarato il medico di Castellammare, primo automobilista ad essere stato individuato dagli inquirenti come persona coinvolta nell’incidente.


All’uscita dalla chiesa, a fine funzione, lo strazio dei parenti e del giovane marito che quasi non riusciva ad abbandonare la bara di Anna, fermo e in lacrime dietro l’auto funebre. Intorno tante le persone che non sono riuscite a trattenere le lacrime. Tra esse le compagne di uscite in bici, che in tenuta da ciclismo e inforcando il loro mezzo hanno atteso alla funzione difronte alla chiesa. Nessuna salita sarà mai tanto faticosa, nessun dolore sportivo potrà mai vincere quello provato questa mattina, e allora le lacrime, il pianto a dirotto hanno vinto e sulle bici non è rimasto che piegarsi sul manubrio, nascondere il viso e piangere.

Anna Fogliamanzillo ha lasciato due figli, il marito e tanti amici. “Eri la felicità in persona e la tua felicità era contagiosa e di aiuto per tutti noi – le parole nella lettera letta dal cognato prima dell’ultimo commiato –  Manterremmo vivo per sempre il tuo ricordo perché vivi in noi, arrivederci Anna”.

Gennaro Cirillo

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