Carmela Saulino è una Consigliera comunale di Ercolano, appartenente al Partito Democratico e collocata fra i banchi della maggioranza fin dal 2015. La sua storia politica è piuttosto recente, coincidente con la discesa in campo del sindaco renziano il quale l’ha accolta, fin dal principio, sotto la sua ala protettrice. Nonostante i recenti trascorsi, alle ultime elezioni è stata la più votata in Città con oltre 1300 preferenze. Un primato di tutto rispetto e tutto al femminile. Le politiche sociali, il contrasto al disagio e le pari opportunità sono tra gli argomenti che più ha a cuore. Per questo motivo, poche ore fa, il primo cittadino l’ha voluta al proprio fianco nella sua Giunta come Assessore per occuparsi, non a caso, di queste tematiche. Nella vita svolge la professione di cardiologa, oltre a essere mamma di quattro figli. Al giornale si confessa: “vengo da umili origini, in vita mia ho anche lavorato la terra fino a conseguire la laurea in cardiologia”.

Dopo l’intervista al Consigliere di minoranza Piero Sabbarese (che vi invitiamo a leggere: https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2021/01/25/ercolano-quattro-mesi-dal-voto-intervista-a-piero-sabbarese/) abbiamo intervistato la ormai ex Consigliera, da oggi neo-Assessora, la quale ha accettato il nostro invito di buon grado.

Per dovere di cronaca, avevamo provato a metterci in contatto, in precedenza, anche con la Capogruppo in Consiglio del Partito Democratico Antonietta Garzia formulandole il medesimo invito. Tuttavia la Consigliera Garzia, sebbene avesse fornito la propria disponibilità in un primo momento, non si è poi più fatta risentire.


Alle ultime elezioni il Partito Democratico è risultato di gran lunga il più votato in Città e nella coalizione a sostegno di Ciro Buonajuto con uno schiacciante 38%. La domanda sorge spontanea: con questi numeri così inequivocabili, come mai la Città di Ercolano oggi non ha un Sindaco espressione del Partito Democratico?

Il lavoro che ha svolto il sindaco Buonajuto nei 5 anni precedenti è stato straordinario. La riconferma di Buonajuto, che tra l’altro ho sempre sostenuto, è stata dettata in primis dai risultati raggiunti ed in secondo luogo dalla sua popolarità tra la gente.

L’attuale capogruppo del PD, nel suo comunicato di insediamento ha dichiarato pochi mesi fa di voler dialogare con le diverse anime del Partito nell’intento di fare squadra. Quali sono, secondo lei, queste anime a Ercolano?

Qualche sera fa su Rai Tre è andato in onda un film documentario intitolato “la dannazione della sinistra” che rievoca i fatti di Livorno del 21 gennaio 1921 sulla nascita del PCI. Ezio Mauro, ripercorrendo le varie tappe, descrive quella sorta di “maledizione“ che accompagna la sinistra italiana basata sulle “tante anime”, le scissioni, i contrasti. Quindi niente di nuovo: è la sinistra. Al capogruppo, che è donna capace di dialogo e di sintesi politica, auguro buon lavoro. Sono certa che farà un buon lavoro.


Nel Maggio 2020, a pochi mesi dal voto, 13 Consiglieri siglarono una mozione di sfiducia nei confronti dell’allora sindaco uscente, salvo poi fare retromarcia. Tra questi c’erano diversi appartenenti al Partito Democratico che oggi ricoprono ruoli apicali nella attuale compagine buonajutiana. Secondo Piero Sabbarese si è trattato del solito atteggiamento trasformista servito poi a barattare posizioni di potere, le cose stanno realmente così?

La sfiducia è un avvenimento che ritengo opportuno archiviare, andiamo avanti e costruiamo. Il passato ci serva da piattaforma di rilancio per fare meglio, in maniera inclusiva e non divisiva.

È innegabile che gli equilibri politici locali siano legati a doppio filo con le sorti future del Governo, soprattutto nei Comuni all’ombra del Vesuvio da sempre osservatori privilegiati. Ritiene che l’attuale momento di instabilità, a cui il partito di Italia Viva ha contribuito, possa ripercuotersi anche a livello territoriale?

Buonajuto è il sindaco di Italia Viva, unico. Non credo che l’attuale grave crisi di governo possa in alcun modo modificare gli equilibri “in comune“.


Quali difficoltà, come partito di maggioranza, avete incontrato in questi primi mesi del Buonajuto-bis? Quali sono, a suo parere, le priorità nell’immediato per la Città alla luce del suo nuovo incarico di Assessora alle Politiche sociali?

Di certo la pandemia ha messo a dura prova il I’Amministrazione Buonajuto. La nostra è una città con criticità sociali già presenti in tempi normali. Ora in ginocchio. Abbiamo bisogno di sostenere le famiglie, le fragilità sociali, i giovani e soprattutto la scuola. Evitare che la malavita si insinui e conquisti sempre più postazioni a danno della legalità. È troppo facile affermare “dobbiamo essere vicini ai più fragili”…Spesso bisogna assumere scelte difficili, a volte impopolari. Pagheremo a caro prezzo un anno senza scuola.

Ultimamente, sul fronte della pandemia, pare che si stia facendo avanti lo spettro di una terza ondata di contagi. Lei indossa un camice bianco per professione e vocazione, ci potrebbe dire come dovrebbe prepararsi la Città ad affrontare quest’altro scoglio?
Lo spettro della terza ondata aleggia sopra di noi. Come prepararsi?

Dobbiamo ancora e sempre essere vigili osservando rigidamente regole semplici, come indossare le mascherine e mantenere il distanziamento. Sembra semplice eppure non sempre ci riusciamo. Il vaccino è l’arma più importante che abbiamo soprattutto per proteggere le fasce più deboli, come gli anziani.


Riguardo invece alla situazione relativa agli equilibri finanziari dell’Ente comunale, è preoccupata visto che l’Amministrazione sarà chiamata a presentare un piano di rientro?

Sono sicuramente preoccupata ma fiduciosa nelle azioni che abbiamo messo in campo per scongiurare il dissesto.

Procida capitale della Cultura 2022. A Ercolano ci avete provato a diventarlo per ben due volte consecutive negli anni passati. Cosa manca, secondo lei, alla Città per essere una Capitale della Cultura?

Complimenti a Procida! Ercolano aveva e ha tutto per diventare non solo capitale italiana della cultura ma capitale europea. I tempi non erano maturi quando abbiamo partecipato.

 

Danilo Roberto Cascone



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