La stagione calcistica non finisce mai, chi va e chi viene in ogni squadra e anche il Savoia si allinea a questa pratica, una sorta di scaramanzia o qualcosa di ben più serio.

Bisogna dirlo, qualcosa non è andata come doveva, la società ha sbandierato ai quattro venti la sua ferma dichiarazione di centrare la promozione in Lega Pro e non l’ha detto solo a chiacchiere, ma sborsando fior di quattrini per poterlo fare. Eppure i risultati non sono arrivati così come dovevano, parecchie gare avevano creato non pochi problemi alla classifica che pur vedeva non di certo grandi squadroni, ma il calcio è così.


Buona prassi vuole che sia l’allenatore a pagare e così si è conclusa la prima grande occasione per Salvatore Aronica che senz’altro saprà farsi valere altrove ed è arrivato Mauro Chianese col solito obbligo: Vincere.

Ma ancora qualcosa bolliva in pentola, e così il dott. Musa ed il sign. Pergola hanno lasciato la società e nuovo direttore sarà Donato Salvato.

Finito? Non ancora, il buon Orlando Passa al Siena lasciando un vuoto in attacco, ma ecco la sorpresa, ritorna il beneamato Angelo Scalzone che ha avuto solo il tempo di fare un goal al Portici con la maglia della Puteolana, ma appena sentite le bianche sirene, non ha pensato troppo e si è rituffato nella magica atmosfera del Giraud che seppur vuoto, conserva sempre il suo fascino.


Nel frattempo, il Monterosi perde una gara dopo sei non giocate, il Latina pareggia col pathos sul campo del Formia e la Vis Artena si piazza al primo posto vincendo ad Angri contro la Nocerina.

C’è ancora tanto da giocare e la luce in fondo al tunnel si vede. “Speramm buon ca cia facimm…”. Sì, e domenica c’è lo scontro al vertice tra Savoia e Monterosi al Giraud, vinca il migliore. “Sì, ma ‘u meglio è ‘u Savoia…” Zitto per favore!

Ernesto Limito



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