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Sant’Antonio Abate: 4 casi di variante inglese. Scatta l’ordinanza restrittiva del sindaco

sant'antonio abate

Dopo il focolaio scoppiato in una casa di riposo, ora a preoccupare il primo cittadino di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, è la conferma a seguito di tampone positivo, di 4 casi di contagio da variante inglese.

Nella cittadina sono già in atto controlli serrati per la criticità determinatasi in una casa di riposo i cui ospiti hanno ricevuto la prima somministrazione del vaccino e dei quali 33 ora risultano contagiati. Dagli ultimi dati raccolti, “ciò che si rivela preoccupante – ha scritto il sindaco in un suo post – è l’ufficialità della presenza della variante inglese in circolazione sul territorio comunale”.


La variante inglese presenta le stesse caratteristiche e sintomi di quelli provocati dal ceppo originale, ma è tra le mutazioni in circolazione quella che si propaga con maggiore rapidità moltiplicando in breve tempo il numero dei contagiati. Il sindaco ha esortato, pertanto, tutti i suoi concittadini a prestare la massima attenzione e a seguire scrupolosamente le norme in materia di contenimento per la diffusione del Coronavirus.

“A questo punto – ha sottolineato – per fermare l’epidemia devono essere prese maggiori precauzioni. Accertata la presenza sul territorio di quattro concittadini con variante inglese – ha aggiunto Abagnale – appare ora urgente informarsi per sapere bene cosa fare se si entra a contatto con un soggetto positivo a una variante del Sars-CoV-2″.


Queste le direttive diffuse dal Ministero della Salute ed aggiornate al 16 febbraio 2021:

Il Dipartimento di prevenzione deve effettuare la ricerca retrospettiva dei contatti di un caso confermato, vale a dire oltre le 48 ore e fino a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi del caso, o di esecuzione del tampone se il caso è asintomatico, al fine di identificare la possibile fonte di infezione ed estendere ulteriormente il contact tracing ai casi eventualmente individuati”.

Intanto nel pomeriggio di ieri sono scattate le nuove limitazioni con l’ordinanza che ai fini della tutela della salute pubblica, ha avuto effetto con decorrenza immediata e sino a domenica 7 marzo 2021.


Queste le nuove restrizioni ordinate dal primo cittadino:

– Largo Sandro Pertini,
– Area adiacente alla casa Comunale lungo via Lettere,
– Portici adiacenti alla Parrocchia di Sant’Antonio Abate,
– Piazzetta in località Buonconsiglio,
– Largo e piazzetta adiacenti allo Stadio Comunale,
– Piazzetta “Antonietta D’Aniello” in via Casa Russo,
– Largo lungo via Casa D’Auria nei pressi dell’I.C. “Don Mosè Mascolo”,
– Spazio antistante all’ingresso dell’Istituto “E. Forzati” in via Casa Aniello,
– Largo sito in via Dante Alighieri,
– Piazzetta in località Pontone,
– Piazzetta lungo via Salette.




Inoltre si ordina

  1. Agli esercizi commerciali al dettaglio e a tutti gli uffici pubblici e privati, di attenersi al rigoroso rispetto dei protocolli ministeriali vigenti in materia di igiene dei locali e igienizzazione continua e costante degli stessi. Dovranno essere messi a disposizione degli avventori idonee soluzioni idro-alcoliche per le mani prima dell’accesso all’esercizio e dovranno essere previste misure di ingresso contingentate o su prenotazione, assicurando che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni o al termine dei servizi.
  2. Che, nei locali aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali, sia esposto all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
  3. Che, su tutto il territorio comunale, sia fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di cui all’art.16 del D.L. n.18/2020 nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico del territorio comunale, contestualmente ad una puntuale disinfezione delle mani*.
    *Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto di 6 anni, nonché i soggetti affetti da forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. In tali ultimi casi, laddove possibile, ne è comunque raccomandato l’utilizzo sotto stretta sorveglianza dei soggetti all’uopo titolati.
  4. In ogni attività sociale esterna debba comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1,5 metri.
  5. Di rilevare la temperatura corporea, mediante idonee strumentazioni, di clienti e personale prima del loro accesso*.
    *Al rilievo di temperatura corporea uguale o superiore a 37,5 °C, si fa obbligo di inibire l’accesso all’attività, con invito a ritornare alla propria abitazione e limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante.




Nell’ordinanza sindacale, inoltre, si rinnova l’invito a tutta la cittadinanza a comportarsi in piena conformità con le disposizioni vigenti anti-Covid, al fine di limitare la diffusione del contagio all’interno del perimetro comunale. Per quanto non previsto dalla presente Ordinanza, restano applicabili le disposizioni di cui al DPCM del 14 gennaio 2021, nonché le disposizioni statali e regionali vigenti alla data del presente provvedimento.

E infine si precisa che il mancato rispetto delle misure di contenimento e prevenzione del rischio di contagio di cui al presente provvedimento comporta, ai sensi dell’art.4 del D.L. 25.3.2020 n.19, l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria (pagamento di una somma da 400,00 euro a 3.000,00 euro) nonché, per i casi ivi previsti, di quella accessoria (chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni).

















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