La transizione ecologica sbarca anche a Ercolano. È di poche ore fa l’annuncio da parte del primo cittadino Ciro Buonajuto sull’inaugurazione di una nuova postazione dedicata alle ricariche delle auto elettriche. Un risultato frutto della collaborazione nata con EnelXItalia che ha portato alla installazione di ben 5 punti di ricarica sul territorio su un totale previsto di undici.

Le colonnine, installate da Enel sulla base di un accordo stipulato con l’Ente comunale, consentiranno la ricarica gratuita a tutti quei veicoli elettrici al 100%.
Una iniziativa di indubbio impatto a favore della sostenibilità ambientale, soprattutto in quei centri che intendono fare del turismo il proprio volano per lo sviluppo.


Consultando la mappa virtuale on-line di Enel X è possibile geolocalizzare in qualsiasi momento le stazioni di ricarica più vicine impostando il GPS sul proprio smartphone. Inoltre è possibile consultare, in tempo reale disponibilità, potenza energetica e lo stato di accessibilità degli impianti.

Ad oggi, oltre a Ercolano, è possibile trovare all’ombra del Vesuvio delle colonnine anche a Portici e Cercola.

Ma in concreto, qual è ad oggi la portata sociale di queste iniziative dal forte impatto, specialmente dal punto di vista mediatico? Insomma, ci sarebbe da chiedersi quanti sono i possessori di un auto a ricarica elettrica nel comprensorio vesuviano?


Se consideriamo che un oggetto del desiderio del genere ha ancora un costo medio elevato potremmo con buona ragione asserire che si tratta di un fenomeno ristretto ad un gruppo limitato di cittadini. Non solo sotto il profilo della capacità reddituale ma anche e soprattutto sotto un aspetto puramente culturale legato al riconoscimento della importanza della mobilità ecosostenibile.


Insomma, benché lodevole il tentativo di incentivare l’utilizzo di queste innovazioni, il contesto ci suggerisce di dover concretamente creare condizioni più adatte dal punto di vista della viabilità e della sicurezza per poter essere sfruttate al meglio. E lavorare, al contempo, sulla cultura attraverso iniziative di formazione affinché le comunità locali accolgano con favore questi cambiamenti e ne percepiscano l’importanza. Altrimenti si tratterebbe dell’ennesima iniziativa spot che rischia di non essere compiuta appieno. E le colonnine un oggetto di arredo urbano estraneo ai più, preda degli immancabili vandali che scorazzano liberamente sui nostri territori.

Danilo Roberto Cascone



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