L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco ha vietato, in via precauzionale, l’utilizzo del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca. Nei giorni scorsi, in concomitanza con la somministrazione del vaccino è stata registrata la morte  per arresto cardiaco di un militare in Sicilia. Questo lotto del quale fanno parte circa 500mila le dosi è stato distribuito in tutta Italia. Il rischio è quello di una reazione avversa con episodi tromboembolici.


L’Unità di Crisi della Regione Campania sta intanto svolgendo controlli su tutti i pazienti che sono stati vaccinati con il siero di Astrazeneca e in particolare con il lotto bloccato dall’Aifa. Le persone vengono contattate per conoscere le loro condizioni e verificate le reazioni che hanno avuto dopo l’inoculazione del vaccino “incriminato”.

I controlli al momento sono ancora all’inizio, ma dai primi dati in possesso delle autorità sanitarie regionali sembrerebbe che non ci sia quasi nessun caso di reazione grave e non di lieve entità. Avviata una sorveglianza medica su tutte le persone che sono state vaccinate con dosi del lotto sospetto.

Intanto la somministrazione delle dosi, ancora a disposizione dei centri vaccinali e appartenenti al lotto segnalato, resta sospesa.


Sequestrare oggi una partita di vaccini facente parte del lotto ABV2856I dai Carabinieri del Nas di Napoli. I militari sono intervenuti nei padiglioni della Mostra d’Oltremare, dove è stato allestito il centro per la vaccinazione contro il virus Sars-Cov-2 e dopo essersi fatti riconoscere sono entrati per acquisire le dosi del lotto.

L’Agenzia Aifa frena sulle ipotesi: “No comment. La comunicazione è nelle mani del Ministro. E’ tutto in evoluzione, bisogna ancora accertare il nesso di causalità“, ha dichiarato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa.

Il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha poi aggiunto: “La decisione di ritirare un lotto è una misura cautelativa, consente di ispezionare nel dettaglio il lotto, fare esami sulla qualità del prodotto e verificare le circostanze. Allo stesso tempo i dati di tutti i paesi arrivati dall’Ema sono rassicuranti. Va mantenuta la campagna vaccinale perché il profilo rischi benefici per questo vaccino è positivo, i rischi non sono tali da comprometterne il valore. Certamente vanno informati i cittadini, vanno tenuti al corrente dei progressi anche negli altri paesi“.


Problemi simili si sono registrati in diversi paesi europei. Al momento però non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Danimarca, Norvegia e Islanda hanno sospeso fino a nuovo avviso l’uso del vaccino AstraZeneca nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia europea del farmaco, e del produttore, dopo che erano stati rilevati in alcuni pazienti problemi di coagulazione del sangue. Anche le autorità sanitarie austriache hanno deciso di sospendere l’inoculazione del  lotto ABV5300 dopo il decesso di una donna ed il ricovero di una seconda per embolia polmonare.

La Francia, che su 5 milioni di vaccinati segnala solo 30 problematiche segnalate, la Germania, la Spagna e l’Inghilterra invece fanno sapere che non sospenderanno AstraZeneca.

L’Ema ha avviato una ulteriore revisione accelerata sui vaccini di Astrazeneca. L’Agenzia Europea per i Medicinali, ha affermato che il vaccino anti-Covid di AstraZeneca può comunque essere utilizzato in attesa delle indagini sui coaguli di sangue. “Attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino“.

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