“Le belle azioni nascoste sono le più stimabili”, cita un famoso aforisma di Blaise Pascal, che purtroppo ad Ercolano non è in linea con l’operato dell’Amministrazione Comunale rappresentata dal Sindaco Ciro Buonajuto, infatti si registrano ‘azioni nascoste’ per niente stimabili e nettamente non apprezzate dalle Scriventi Organizzazioni Sindacali, le quali manifestano immenso rammarico e profonda delusione per essere state scientificamente escluse da ogni tipo di confronto politico sindacale, rispetto al piano di riequilibrio. – Si legge nella nota inviata all’Ente da Davide Pastore, Giuseppe Manfredi e Mario Russo, rispettivamente Cgil, Cisl e Uil Fp Napoli.

“L’assenza di considerazione delle Parti Sociali era presagibile, visto che il Sindaco in occasione dell’incontro sulla possibile procedura di pre-dissesto nei giorni scorsi decideva di delegare l’Assessore al Personale e l’Assessore al Bilancio, senza un istituzionale preavviso e soprattutto senza aver fornito loro una chiara linea programmatica.


Vista dunque l’impossibilità di ricevere risposte si è convenuto, in quell’occasione, con la parte politica a costituire una cabina di regia per creare un percorso condiviso per il benessere dei cittadini e dei lavoratori del Comune di Ercolano, ma purtroppo si è rilevato un classico bluff!”- proseguono i sindacalisti.

“Ad oggi, infatti, non vi è stato alcun confronto, anzi attendibili voci di corridoio confermano che le azioni da intraprendere sono state ‘democraticamente’ definite con il placet della maggioranza delle rappresentanze politiche e gestionali dell’Ente e saranno portate a breve all’attenzione del Consiglio Comunale per la definitiva approvazione, con tagli immotivati al salario dei dipendenti ed esternalizzazioni dei servizi a danno delle spese dei cittadini.


E sembrerebbe dunque che a ‘dare’ siano di nuovo coloro che hanno già abbondantemente pagato pegno per colpe non loro quindi aggiungere ora un ulteriore carico di responsabilità patrimoniale per espiare colpe altrui, ad oggi ancora impunite, non è assolutamente tollerabile.

Forse l’amministrazione comunale non ha ancora prodotto gli anticorpi per combattere internamente coloro che hanno generato e non verificato un crack finanziario, la cui cospicuità è aumentata esponenzialmente in un assordante silenzio durato ben 5 anni?!?

Per questi motivi, Cgil Cisl e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale, interessando il Prefetto di Napoli per la tutela del diritto del lavoro e la garanzia dei servizi.” – Concludono Pastore, Manfredi, Russo



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