Una fondamentale chiarezza sulla cripto-tassazione

Le autorità fiscali hanno preso le criptovalute molto più seriamente già dal 2020, specialmente in termini di cripto-tassazione. Dal 2020, infatti, il governo federale tedesco, per esempio, ha deciso, con un emendamento legislativo, di considerare esplicitamente il crypto-trading per la prima volta. A tal fine, la Germania ha esteso la legge sulle banche, che regola il business del credito degli istituti di credito e dei fornitori di servizi finanziari, e ha incluso nella norma i cripto-valori. Anche le società e gli investitori al dettaglio, potrebbero beneficiare del cambiamento della legge, in quanto potranno affidare i loro asset crittografici a un fornitore sotto la supervisione della Federal Financial Services Authority.

Negli Stati Uniti, poi, le cose sono ancora più severe. Difatti, l’autorità fiscale statunitense ha inviato un questionario sui titoli crittografici a tutti gli americani. Quindi, in poche parole, con l’introduzione di controlli rigorosi, negli Stati Uniti tanto ai Bitcoin quanto alle criptovalute, è stato imposto un guinzaglio. Inoltre, gli Stati Uniti spaventano le cripto-startup attraverso casi giudiziari sensazionali.

Perciò, è quanto mai evidente che, a livello globale, le autorità fiscali stiano fornendo sempre più una consulenza esplicita in materia di cripto tributaria sugli utili derivanti dal trading crittografico o dai proventi minerari. Questa soluzione, tra l’altro, apre, anche, uno sguardo allo sviluppo del settore della consulenza fiscale, considerando che, nel mondo delle criptovalute, sono disponibili applicazioni che rendono la consulenza fiscale in gran parte obsoleta.

Nonostante la crisi economica, il 2020 è stato un anno importante per le vendite aziendali. I dati mostrano che il valore totale delle cripto-fusioni e acquisizioni nei primi sei mesi del 2020, ha superato il valore totale del 2019, con un valore medio delle transazioni che è aumentato da USD 19,2 milioni a USD 45,9 milioni. Questa tendenza continuerà nel 2021. Il sito https://bitcoinprime.io/it, è un fondamentale punto di riferimento.

Blockchain e attività di M&A correlate alle criptovalute, a quanto pare, nel 2021 si sposteranno dagli Stati Uniti all’Asia, a causa della migliore situazione normativa. Da quanto si apprende da PWC Asia, il 57% delle operazioni di M&A su blockchain e criptovalute sono state gestite nei paesi dell’Asia-Pacifico e in Europa, Medio Oriente e Africa nella prima metà del 2020. Un aumento rispetto al 2019 del 51% e del 43% a confronto del 2018.

La tendenza continuerà ad intensificarsi nel 2021 e l’Asia sarà sempre più l’epicentro degli sviluppi nelle criptovalute e nelle tecnologie blockchain. Le prime generazioni di cripto-startup provenivano dal settore tecnologico, e, di solito, erano chief technical officers e ingegnosi nerd.

Molte delle più grandi società crittografiche hanno cambiato strategia dal 2018, iniziando a organizzare e costruire meglio una struttura aziendale classica. La priorità, perciò, è divenuta una strategia rigorosa, una migliore comunicazione, una adeguata informazione degli investitori e la certezza del diritto. Di conseguenza, avvocati e professionisti del mercato finanziario sono stati assunti per portare ordine alle spesso caotiche criptovalute-start-up. Questa tendenza dovrebbe continuare nel 2021. Non per niente, l’industria delle criptovalute è in costante movimento su e giù e perché il mondo crypto non dorme mai.

Come è noto, le criptovalute, a differenza dei mercati azionari e obbligazionari, possono essere scambiate 24 ore su 24 e il settore si sta sviluppando molte volte più velocemente dei servizi finanziari tradizionali. Di conseguenza, i leader del vecchio mondo degli affari devono abituarsi ad agire al di fuori della loro zona di comfort e reagire rapidamente ai nuovi sviluppi del mercato.

Dunque, se nell’immaginario collettivo, gli estimatori di Bitcoin e criptovalute indossavano la t-shirt, la felpa con cappuccio e bevevano la birra, oggi questa stereotipata immagine, è stata sostituita, andando a concludere, da soggetti elegantemente vestiti, indossanti camice di lusso e cravatte di noti brand, intenti a bere un prezioso vino rosso d’annata.

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