Un’iniziativa promossa e voluta lo scorso anno dal precedente Consiglio dei Ministri, con a capo Giuseppe Conte, su proposta del precedente, nonché attuale, ministro dei Beni Culturali (oggi Ministero della Cultura n.d.r.) Dario Franceschini.

La giornata scelta per celebrare il Sommo Poeta, ovvero il 25 marzo, omaggia il viaggio di Dante agli inferi, intrapreso nella Divina Commedia che gli esperti fanno risalire proprio a quella data del lontano 1300. Inoltre, la data della celebrazione cade proprio nel settecentesimo anno della morte di Dante, il che rende la giornata ancora più speciale.


A dir il vero la questione dell’inizio del viaggio è molto discussa, infatti una buona parte di studiosi ritengono che Dante iniziò il suo discendere all’inferno nella notte tra il 7 e 8 aprile, ma allora perché la data del Ministero è il 25 marzo?

La risposta arriva dagli esperti di letteratura dello stesso Ministero che sostengono che dai vari indizi inseriti nell’opera dallo stesso autore la data reale sia propria quella del 25 marzo: nella terzina da 37 a 40 del primo canto dell’Inferno, per citarne uno, quando fa la sua comparsa la prima delle tre fiere, cioè la Lonza, simbolo della lussuria, si celerebbe proprio il primo indizio. Infatti, quando Dante nei versi parla esplicitamente delle prime ore del mattino ed il sole sta sorgendo nella costellazione dell’Ariete, indica che il tempo del racconto è da collocarsi nel periodo dell’equinozio di primavera del 1300, che cadeva proprio nella costellazione citata.


Un’ulteriore conferma sulla data esatta del 25 inoltre arriverebbe nel Canto XXI dell’Inferno dove, nei versi 112-114, Dante e Virgilio hanno un confronto con il diavolo Malacoda. Il quale spiega ai due viandanti che il giorno prima, cinque ore più tardi dell’ora attuale, si sono compiuti 1266 anni dal “crollo del ponte” che porta alla IV bolgia e che indica il giorno della morte di Cristo. Nel medioevo si riteneva che Cristo fosse morto verso i 34 anni dall’ incarnazione, data vicina all’equinozio di primavera. Questa informazione oltre a confermare l’anno del viaggio potrebbe rivelarsi una prova definitiva sulla sua data esatta: il 25 marzo 1300.

Per altri studiosi Dante intendeva con ciò riferirsi al fatto che la data dell’inizio del viaggio fosse quella del giorno della morte di Cristo, non quindi il tradizionale 25 marzo ma il Venerdì Santo, che nel 1300 giunse l’8 aprile. Queste le due interpretazioni proposte che, alla fine, hanno visto il ministero protendere verso la prima e instituire proprio oggi la Giornata del Dantedì, che dall’anno scorso cade il 25 marzo.


Tante sono oggi le celebrazioni in Italia che vedranno dediche al poeta, iniziative organizzate dal Ministero della Cultura, in piena sicurezza tenendo conto delle norme anti-Covid.

Tra le più significative si ricordano La mostra Dante 700 – Santa Maria Novella, organizzata da MUS.E e promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici fiorentini, con il sostegno del Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionali. Si tratta di un reportage fotografico della presenza di Dante nella nostra contemporaneità e nel nostro immaginario. Le immagini raffigurano i luoghi in cui Dante ha vissuto o quelli della sua Commedia.

Questa mattina alle ore 9,30 in diretta Facebook, c’è stata l’inaugurazione, della scultura ‘Alberi in versi’ di Giuseppe Penone, alta circa 22 metri, la più grande opera mai collocata all’aperto nel centro di Firenze. Organizzate delle passeggiate dantesche in cui piccoli gruppi ben organizzati che hanno visitato Firenze e i luoghi di Dante.


Altre celebrazioni si sono viste a livello internazionale, per esempio a New York dove è prevista la lettura di alcuni versi della Divina Commedia. Lettura che è stata prevista nei pressi della statua di Dante al Dante Park, di fronte al Lincoln Center tra la 63esima Strada e Broadway.

Inoltre la Rai nella giornata odierna manderà in onda uno speciale con Roberto Benigni. L’attore leggerà stasera alle 19.10 il XXV Canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura Franceschini. La cerimonia verrà condotta da Serena Bortone e sarà trasmessa su Raiuno.

Ivano Manzo



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