“Riprendere le attività didattiche in presenza rappresenta un obiettivo prioritario che il Governo condivide pienamente. E a questo stiamo lavorando, in contatto costante con le autorità sanitarie e il Comitato tecnico scientifico”. Queste le parole del Ministro Bianchi durante il question time tenutosi ieri 24 marzo alla Camera dei Deputati, a proposito delle voci che circolano con sempre maggiore insistenza su un possibile rientro in presenza degli studenti dopo Pasqua partendo, almeno inizialmente dai nidi, alla scuola dell’infanzia, fino alla primaria.


Varie le ipotesi al vaglio del Ministro dell’Istruzione e del consigliere Agostino Miozzo. Un piano per il rientro in classe che possa realizzarsi nel più breve tempo possibile, ma garantendo al contempo la sicurezza di tutti.

Tra le misure che potrebbero essere messe in campo dei tamponi rapidi cui sottoporre tutti gli studenti il primo giorno di lezione, compresi i bambini dei nidi e della scuola dell’infanzia. Un test che andrà ripetuto ogni settimana ed in caso di riscontrata positività di uno degli studenti, si dovrebbe poi procedere successivamente al test molecolare di tutta la classe.


Una soluzione meno invasiva per ragazzi e bambini, potrebbe essere il test salivare che, però, allo stato attuale, non ha ancora ottenuto l’approvazione ed l’autorizzazione al suo utilizzo.

Abbiamo stanziato – ha aggiunto ancora il ministro Bianchi – le necessarie risorse (150 milioni)  per l’acquisto di ulteriori dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, per la predisposizione di presidi medico-sanitari di supporto all’attività di somministrazione di test diagnostici alla popolazione scolastica e all’espletamento del contact tracing per il più efficace e tempestivo raccordo con i Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali”.

Accanto a tutto ciò, il consigliere Miozzo sottolinea l’importanza di ultimare velocemente anche la campagna vaccinale che sta coinvolgendo tutto il personale docente.

Bianca Di Massa



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