Maggioranza nuovamente a pezzi a Volla e accuse incrociate tra i residui di maggioranza e i nuovi oppositori. Forse l’ultimo dei problemi, alla luce di troppe beghe interne e delle piccole liti di cortile, sono proprio le concrete priorità di una città da troppo tempo senza una guida forte, fattiva e munita di un serio piano di navigazione che riporti sulla giusta rotta una città da troppo tempo alla deriva.


Per provare a mettere la parola fine a quanto sta accadendo in queste ultime settimane abbiamo sentito il primo cittadino Pasquale Di Marzo, accusato di aver tradito il voto dei cittadini stravolgendo con le sue scelte politiche la maggioranza voluta dalle urne.

“Non è così. Io non ho allontanato dalla guida del paese la maggioranza sancita dal voto popolare. Non hanno avuto la riconferma degli assessori, quelli sfiduciati dal Consiglio Comunale e da me stesso, e se ne sono andati. Io non ho detto ve ne dovete andare, vi tolgo gli assessori! Io ho chiesto un cambio di nomi, volevo altre persone. Poi hanno dichiarato che a loro garanzia bastavo io, il loro sindaco, in giunta. E quindi? Stando a questa dichiarazione, riportata anche nel loro comunicato, perché se ne sono andati?”

Forse l’ingresso in maggioranza di altri pezzi del Consiglio Comunale ha fatto maturare la decisione di abbandonare la maggioranza da parte dei cosiddetti “siamoveraintesa”. Forse non è stata gradita l’apertura a tutte le forze politiche per il governo di Volla?



“Ho fatto un’apertura a tutte le forze politiche, a tutti i consiglieri comunali, poiché guardo al vero interesso del paese, e penso così di aver mantenuto fede al voto dell’elettorato. Non vedo nulla di male a far entrare o magari rientrare in maggioranza anche persone che ne erano uscite, magari anche per colpa di chi oggi mi attacca”.

Alle accuse di aver stravolto il responso delle urne con la nuova maggioranza che va formandosi e che magari si concretizzerà nella prossima pubblica assise, il primo cittadino vollese risponde con ancora più fermezza: “Ho mantenuto fede, una volta di più, alla volontà elettorale, nel restare al mio posto, non andandomene, lasciando ancora una volta Volla in balia di chi non la ama. L’obiettivo di questa gente è la “distruzione” non la “costruzione”.

Anche sulla questione di un presunto cambio dell’asse politico interno all’amministrazione, Pasquale Di Marzo ha specificato: “Coloro che oggi accusano e lamentano tale cambio di orientamento, dimenticano che a volere Fratelli d’Italia in maggioranza furono proprio loro, ovviamente con il mio assenso. Il concetto è sempre stato quello che quanti più ne siamo a governare meglio è per il paese. Tutto sempre in un’ottica di interesse collettivo e non di fazione. Se fossi stato una mente chiusa non avrei accettato nemmeno Fratelli l’Italia sin dall’origine”.


Per risollevare le sorti di Volla la scelta, quindi, è stata quella di una massima apertura proprio nel solco di uno spirito collaborativo che non sarebbe stato accettato dagli odierni transfughi: “Quando li ho convocati per chiedere le loro indicazioni sugli assessori che avrebbero formato la nuova Giunta, la loro risposta è stata: “o questi o niente”. La chiusura quindi è venuta da parte loro. Se mi avessero dato dei nomi, delle indicazioni, di certo le avrei seguite. E invece a loro intendere, sarei dovuto io sottostare a quello che mi diceva “qualcuno”. Certo la politica è anche confronto, collaborazione e mediazione, ma se si arriva ad azzerare una Giunta sia per problemi legati al mancato raggiungimento degli obiettivi e sia per problemi di “carattere personale”, mi aspetto la stessa collaborazione, mediazione e confronto dalla mia maggioranza per continuare a guidare il paese. Io ho trovato un muro e la chiara intenzione di voler rompere e lasciare il paese al suo destino. Infine abbiamo assistito alla “sceneggiata” del “sindaco loro garante” conclusasi poi miseramente con il triste comunicato, di qualche giorno fa, di abbandono della maggioranza”.

Secondo il sindaco Di Marzo i neo oppositori hanno atteso il più possibile dopo la nomina dei primi quattro componenti della giunta, forse nella speranza che il quinto componente rispondesse ai nomi da loro indicati per la conferma. Ma Di Marzo non ha riconfermato proprio nessuno, anche gli assessori che si erano dimessi prima dell’azzeramento, conseguenza inevitabile, la nuova “crisi amministrativa” che Volla si trova a vivere, almeno fino al prossimo Consiglio Comunale. “Io confido e faccio appello al buon senso per la ricostituzione di una maggioranza credibile e costruttiva”, ha aggiunto il sindaco.


“Tengo a precisare – ha sottolineato ancora una volta Di Marzo – che a seguito del mio “NO” alla riconferma degli assessori, loro, e non io, hanno deciso di passare all’opposizione”.

Certo della fedeltà al mandato conferitogli dai cittadini Pasquale Di Marzo ritorna ancora una volta sul concetto già espresso: “Non io, ma loro hanno tradito il responso delle urne. Se avessero voluto governare e rappresentare in maggioranza i cittadini che hanno confidato nel loro operato, avrebbero potuto farlo al di là del nome dell’assessore, senza pormi un aut aut al quale io non ho potuto che fare ciò che ho fatto e rifarei. Non ho mai negato loro la rappresentanza in Giunta, ho solo chiesto un nome alternativo a quelli sfiduciati in Consiglio Comunale.

Quindi di che politica stiamo parlando, qual è il vero interesse in questo paese? Con questi atteggiamenti si è portato un paese alla deriva. Qual è l’interesse collettivo che con questo atteggiamento vogliono portare avanti?”.


Sulle accuse di aver nominato assessori non vollesi, lontani dalle problematiche della città, con massima calma il primo cittadino ha risposto: “Questi nuovi assessori sono frutto di una scelta che guarda a formare una Giunta più tecnica che politica, anche perché ho avuto assessori del territorio e non mi sembra che abbiano risolto problemi se non quando incalzati. Per cui, molte volte è importante la conoscenza del territorio, ma è altrettanto fondamentale la conoscenza tecnica della materia perché Volla ha bisogno più della parte tecnica in Giunta, organo esecutivo. Il momento politico, l’azione amministrativa, si espleta in Consiglio Comunale. Del resto l’ex vicesindaco, espressione di una delle forze passate all’opposizione, non mi sembra fosse vollese”.

Una volta ricomposta una nuova maggioranza, il buon Di Marzo si troverà un presidente del Consiglio Comunale di opposizione: “Il nostro presidente però dovrà sempre rispettare il suo ruolo super partes”. Ha ribattuto Di Marzo, che ha concluso la nostra chiacchierata con un appello: “Faccio appello al popolo di prestare molta attenzione quando esprimerà il voto. Quando andremo alle urne, in qualsiasi momento dovesse essere, dovremo fare molta attenzione a premiare elementi costruttivi e non quelli distruttivi”.


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