E fu il giorno del Consiglio Comunale a Volla, il consiglio della verità per il sindaco Pasquale Di Marzo e per quello che gli restava della sua maggioranza dopo la rottura con Intesa Per Volla, Siamo Volla e Volla Vera passati all’opposizione con un comunicato ufficiale nei primi giorni di questo mese di giugno.



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Ebbene, Volla ha una rinnovata maggioranza, come emerge dall’analisi dei voti in consiglio comunale. Di Marzo può continuare a guidare la città, con una frastagliata maggioranza di fatto, ma anche l’opposizione non ne esce proprio ben delineata o quanto meno compatta come ci si aspettava.


Nessuno in realtà ha fatto dichiarazioni ufficiali, ma per tutte le votazioni oltre gli scontati voti di Annone, Castiello, Neri e Ricciardi hanno votato a favore Donato, Veneruso e Barone e all’occorrenza prima Russo e poi Aprea e De Simone.

Sul voto di Barone ci è giunta la nota del Presidente di CittadiniXVolla Teresa Staffieri con la quale gli esponenti della Civica voluta da Viscovo prendono le distanze dall’atteggiamento del consigliere Barone che ha votato diversamente dal capogruppo che, si legge: “…ci rappresenta in consiglio. Noi abbiamo sempre lavorato per creare un gruppo coeso e per essere alternativi a questa amministrazione.


Sappiamo che anche senza il voto di Barone la maggioranza ci sarebbe stata comunque e sarà lui a dover spiegare, se vuole, le ragioni del sostegno all’amministrazione. Noi, come detto da Andrea Viscovo in consiglio, valuteremo se presentare nei prossimi giorni le dimissioni per prendere le distanze da questo modo irresponsabile di fare politica, ma sicuramente continueremo a lavorare per costruire una seria alternativa per il prossimo futuro”.

Nel frattempo non va sottaciuto l’atteggiamento di Ivan Aprea e Gennaro De Simone che nonostante avevano preannunciato di essere in minoranza senza motivazione hanno votato due provvedimenti molto chiacchierati ovvero la “variante normativa al PSA e la monetizzazione” così come il voto favorevole di Russo sul “regolamento degli interventi di edilizia minore”.

Ivan Di Napoli



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