Quante volte abbiamo scritto negli ultimi anni dello scioglimento del comune di Volla? Troppe, questo è certo!

Ebbene oggi ci risiamo, Volla non ha più consiglio comunale e sindaco, sfiduciato da 9 consiglieri sui sedici componenti dell’assise cittadina. Nelle fila dei “congiurati” alcuni dei nomi che si sono distinti per essere sempre presenti e attivi ogni volta che si è ripetuto il “ruzzolone” delle ultime tre amministrazioni vollesi. Tra essi l’ex presidente del consiglio comunale Ivan Aprea, da poco passato all’opposizione dopo la rottura con il sindaco Di Marzo sulla formazione della nuova giunta e il veterano della politica vollese Gennaro De Simone. Gli altri consiglieri, che hanno depositato al protocollo dell’Ente le proprie dimissioni, mandando a casa Di Marzo e mandando in standby la politica a Volla, sono stati:  Raffaele Montanino, Paolo Rea, Giuseppe Granato, Andrea Viscovo, Addolorata Tafone, Ciro Scognamiglio e Giuseppe Russo.




E’ questa mattina la notizia della sfiducia, di oggi pomeriggio il provvedimento del Prefetto di Napoli, Marco Valentini, che ha avviato la procedura di scioglimento di quel consiglio comunale.

Sospeso da oggi, quindi, il Consiglio Comunale e nominato il Commissario prefettizio che traghetterà Volla a nuove elezioni. A guidare la città per l’ennesima volta negli ultimi anni, sarà il vice prefetto Gaetano Cupello, Capo di Gabinetto della Prefettura, incaricato della provvisoria amministrazione dell’Ente.



Delusione tra i componenti di quel che resta dell’ex maggioranza e del sindaco Pasquale Di Marzo che solo qualche settimana fa aveva dichiarato: “Faccio appello al popolo di prestare molta attenzione quando esprimerà il voto. Quando andremo alle urne, in qualsiasi momento dovesse essere, dovremo fare molta attenzione a premiare elementi costruttivi e non quelli distruttivi”.

In quella occasione il primo cittadino anticipò quanto oggi è accaduto, prevedendo in quella intervista ciò che sarebbe toccato in sorte anche alla sua amministrazione. La rottura con parte della sua ex maggioranza si era appena consumata e le sue parole erano state al vetriolo proprio nei confronti dei rappresentanti di Intesa Per Volla, Siamo Volla e Volla Vera, che a suo dire delusi dalla scelta che bocciava gli ex assessori per formare una nuova Giunta, avevano voltato le spalle a lui e a tutti i cittadini vollesi e aveva detto: “Di che politica stiamo parlando, qual è il vero interesse in questo paese? L’obiettivo di questa gente è la “distruzione” non la “costruzione”.


E mentre il gioco della politica a Volla continua indefesso, l’unica realtà è quella di un paese, che dopo il quinquennio del sindaco Salvatore Ricci, bocciato per il secondo mandato e forse rimpianto, non ha più trovato pace. Tre sindaci, tre “congiure” e tre commissari prefettizi. A pagarne le spese sempre Pantalone, o meglio, sempre i tanti Pantavollesi che dovranno prendere atto di un nuovo futuro di stallo per una cittadina dalle tante potenzialità, troppo spesso sprecate da una politica, alla luce di quanto accaduto in questi anni, di certo non all’altezza.

Gennaro Cirillo

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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".