Striano, aumento Tari: l’opposizione protesta con un volantino.

Una città stremata dalla pressione fiscale. Aumenteranno, con molta probabilità, i crediti di dubbia esigibilità perché aumenteranno i cittadini costretti a rimandare il pagamento dei tributi comunali.

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Le temperature aumentano, la Tari pure. A Striano sembra non avere tregua la pressione fiscale esercitata dalla nuova maggioranza del sindaco Antonio Del Giudice.

Dopo l’aumento delle tariffe cimiteriali, delle tariffe dello scuolabus e della mensa scolastica, è arrivato il momento di aumentare la tassa sui rifiuti.


Su tutti questi temi sono intervenuti i gruppi consiliari dell’opposizione – Liberi di scegliere con Giulio Gerli e Olimpia Ferrara, Esserci con Nando Rendina e l’ex assessore all’ambiente Ulrico Gravetti – con un volantino duro nei confronti della fascia tricolore e della sua compagine amministrativa.

La discussione è stata già ampiamente aperta durante l’ultimo consiglio comunale ma a nulla sono valsi gli appelli e i voti contrari dell’opposizione consiliare.

“Questa maggioranza scellerata mette di nuovo le mani nelle tasche dei cittadini virtuosi” – scrivono i consiglieri in minoranza. “Grazie ai suoi cittadini, Striano è un comune con un alto senso civico sulla differenziata, premiato come comune Riciclone tra i primi 10 comuni della Campania. Qual è il premio di questa amministrazione incapace? L’aumento della tassa sui rifiuti”.


L’opposizione scrive che nel 2020 scadeva il contratto con la ditta di raccolta dei rifiuti. Il sindaco Del Giudice ha nominato un dirigente all’Ambiente e all’Urbanistica scelto personalmente da lui, appartenente al suo Staff, per predisporre una nuova gara. A dicembre 2020 è stato sfiduciato e si è dimesso senza aver provveduto a bandire la gara. In fretta, a gennaio 2021, il dirigente dei Lavori Pubblici, nominato ad interim anche per l’Ambiente e l’Urbanistica viene incaricato di redigere la nuova gara. La maggioranza, però, non dà un indirizzo politico, soprattutto non dà un tetto massimo di spesa. Il dirigente pro tempore, dunque, indice una gara d’appalto con un aumento dell’importo a base d’asta di circa il 25% rispetto al 2014, senza un giustificato motivo né normativo, né di mercato.

“A prescindere dall’esito della gara, – continua l’opposizione – l’intero costo del servizio rifiuti (raccolta, conferimento, spazzamento e smaltimento) va coperto con le entrate del ruolo TARI, per legge. La maggioranza, nel consiglio comunale del 30 giugno 2021, ha approvato l’aumento della TARI di circa il 25%, da agosto (e per i prossimi 5 anni) saremo costretti a pagare molto di più rispetto agli anni precedenti. Allora ci chiediamo: perché? E soprattutto: a quale delle tante marchette elettorali state rispondendo? E infine: cosa state nascondendo?”.


Parole dure per una città stremata dalla pressione fiscale. Aumenteranno, con molta probabilità, i crediti di dubbia esigibilità perché aumenteranno i cittadini costretti a rimandare il pagamento dei tributi comunali.

“A voi, cittadini, le opportune valutazioni, noi continueremo a combattere questo sistema malato” concludono i consiglieri.

R.M.



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