Sorrento, insieme ad altre 19 città di mare di tutta Italia, chiede il riconoscimento dello status speciale di “città balneari”, per far fronte alle sfide del presente e del futuro del turismo.

La proposta di legge è stata annunciata nell’ambito della due giorni, che si è aperta oggi a Jesolo, del G20 delle Spiagge, il network che riunisce le città costiere con almeno 1 milione di presenze turistiche l’anno, e che insieme sommano 70 milioni di visitatori.


Ad discutere sui contenuti della bozza di documento, il sindaco della cittadina costiera, Massimo Coppola, nell’ambito di un confronto con i vertici delle amministrazioni municipali di Ischia e Forio, per la Campania, e a quelle di molte altre regioni d’Italia: Rimini, Taormina, Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento–Bibione, Jesolo, Caorle, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Cervia, Cesenatico, Comacchio, Bellaria–Igea Marina, Vieste, Cattolica, Chioggia, Castiglione della Pescaia, Grado, San Vincenzo, Arzachena, Orbetello, Rosolina, Grosseto e Viareggio.

“Si tratta di una proposta che indica al legislatore problemi e possibili soluzioni, per aprire un dialogo con il Parlamento e contribuire all’iter della legge stessa – spiega il sindaco Coppola – Uno strumento che ci permetterebbe di uscire dagli attuali parametri, che stanziano le risorse in base alla popolazione. Le località balneari italiane sono territori molto diversi tra loro. Quello che ci accomuna è il senso di responsabilità verso le nostre comunità, la voglia di migliorare l’offerta turistica dei nostri territori e parallelamente la vivibilità per i nostri cittadini. Di contro, viviamo l’enorme divario che si crea tra il numero di residenti ed il numero di presenze turistiche in un periodo molto ristretto dell’anno”.


Una situazione, ha aggiunto il primo cittadino di Sorrento, che crea molte difficoltà.
“Dai servizi, dimensionati sulla base dei cittadini e non su quello delle presenze turistiche, all’accesso a bandi pubblici e finanziamenti tarati esclusivamente sul numero dei residenti – ha sottolineato Coppola – Il riconoscimento dello status di città balneari garantirebbe incentivi utili alla protezione, al mantenimento e alla crescita delle nostre destinazioni, come maggiori unità di polizia locale, più risorse per la manutenzione, la pulizia e il decoro urbano”.

I dettagli della proposta saranno illustrati domattina, nel corso di un evento in programma nella città veneta, al quale prenderà parte il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

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