Ospina: 6

Con una Juve racchiusa nella sua trequarti il portiere colombiano non viene chiamato in causa quasi mai. Poche colpe sul gol di Morata, dove il colombiano ha messo la palla in una zona impossibile da raggiungere per Ospina.

 

Di Lorenzo: 6

In una fascia dominata da Politano, gli spunti di Di Lorenzo non sono tantissimi. Fa un’altra partita alti e bassi, ma comunque quando serve aiuta la squadra e supporta i mediani con ottimi recuperi.

 

Manolas: 4

A mani basse peggiore in campo. Non bisogna neanche dire che il greco deve assumersi le colpe sul gol di Morata, frutto di un errore facilmente evitabile del numero 44 azzurro. Ma a parte questo, non fa niente di buono e rischia di lanciare la Juventus verso la porta anche nel secondo tempo.

Koulibaly: 7,5

Santo per la seconda volta: il destino ha voluto che il senegalese la risolvesse di nuovo contro i bianconeri. Altra partita perfetta di KK, che in difesa mostra il solito muro impenetrabile e poi fa gioire il popolo partenopeo ribattendo per il gol della vittoria.




Mario Rui: 6,5

In fase offensiva non irresistibile il portoghese, che però riesce ad arginare un Bernardeschi in crescendo: il numero 20 bianconero con Mario Rui ha visto pochissime volte la palla. Peccato per la grande occasione sciupata dal limite dell’area davanti a Szczesny.

 

Fabian Ruiz: 6,5

Un paio di ripartenze passano sui suoi piedi e rallentando drasticamente, permettendo alla Juve di tornare e applicare il catenaccio. Ma bisogna guardare comunque alla palla recuperata con cattiveria che ha permesso a Insigne di calciare per il pareggio. Tutto sommato, ottima partita.




Zambo Anguissa: 7

Arriva a Napoli, si allena, entra in campo e manda subito in delirio i tifosi del Napoli. Insieme a Fabian Ruiz ricopre perfettamente il ruolo di smistatore di palle. Partita perfetta, ricorda Bakayoko, ma è nettamente meglio. Se i presupposti sono questi, l’impressione è che con il nazionale camerunense ci si divertirà.

 

Elmas: 5

Si sa che il trequartista è uno dei ruoli che costituisce le fondamenta del gioco spallettiano. Elmas non è stato in grado di ricoprire questo ruolo. Praticamente assente, non smista mai ed è sempre fermo. Peccato.

 

Politano: 6,5

Si fa trovare pronto sulla respinta di Szczesny per il pareggio. Sulla fascia è onnipresente, ma nel momento del bisogno Polithanos va in difficoltà contro un avversario per niente difficile: Luca Pellegrini.

 




Insigne: 6

Prova ad offrire trame ai compagni, cerca di inventare qualcosa, ma la lampadina ha un po’ le pile scariche. Sì, ma non del tutto, perché al momento più importante disegna la parabola respinta da Szczesny sulla quale si fionda Politano. Preoccupa però l’infortunio al ginocchio.

 

Osimhen: 5,5

Era risaputo che Osimhen avrebbe dovuto fare a sportellate per 90 minuti contro Bonucci e Chiellini. I bianconeri hanno avuto nettamente la meglio, chiudendo sempre il nigeriano. Gli riesce un solo sprint dove però serve Insigne e non Elmas, che era a strada spianata.





I subentrati

Malcuit: Senza voto

 

Zielinski: Senza voto

 

 

 

Petagna: Senza voto

 

 

 

Ounas: 7

Spalletti lo inserisce al posto di Elmas e lui lo ripaga ricoprendo al meglio il ruolo di trequartista. L’anima della squadra, corre come un treno, imposta bene ma come sempre prevale quel maledetto pizzico di egoismo. Ma benissimo così per l’algerino.

 

Lozano: 6,5

Entra per dare freschezza al posto di un Politano che non ne aveva più. Ottimi 20 minuti finali per un messicano, che prova a concludere più volte senza creare grossi pericoli, ma comunque dominando la fascia con carattere. Tenerlo in panchina è uno spreco.





Spalletti: 7

In campo la risolvono Politano e Koulibaly, ma dietro c’è Spalletti, che nel secondo tempo ha messo in campo un Napoli bello, fluido, forte, schiacciante. Il cambio Ounas-Elmas si rivela decisivo. Grande iniezione di fiducia.

Irrati: 6,5

Conduzione abbastanza tranquilla per Irrati in una partita fallosa e nervosa. Bianconeri che trattengono la palla tenendola ferma per due volte, niente fallo. Contatto fra Chiellini e Osimhen giudicato non falloso: la spintarella c’era, però il rigore forse no.

Giuseppe Garofalo



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