Leggere le notizie su Torre Annunziata, non è esaltante per chi l’ama, ma provoca rabbia infinita per le sorti di una città abbandonata a se stessa senza alcuno che alzi la voce.

Abbiamo il fiume più velenoso d’Europa che scarica i più pericolosi veleni nel nostro mare e sono solo 50 anni che parlo di ciò. Le strade di Torre Annunziata, ormai hanno completamente modificato i percorsi, chiuse come sono da transenne ed altro per pericolo di crolli. Ma tanti e tali sono le problematiche che ci sommergono che quasi vien voglia di arrabbiarsi.




Una seria riflessione però va fatta nei confronti di chi dovrebbe pensare alla nostra salute. Oggi in uno dei servizi del Tg3 regionale è apparso il dottor Savio Marziani che in camice bianco con la massima tranquillità ci ha annunciato che a far data da ieri 14 settembre 2021 si chiude la Terapia Intensiva. Gli ha fatto eco il responsabile del reparto di rianimazione, il dottore Emilio Di Caterino, che ci informava dei pochi anestesisti rimasti all’ospedale Sant’Anna e Santa Maria della Neve.

Che cosa bella…13 posti di terapia intensiva chiusi da un nastro blu, pensare che solo un anno fa li abbiamo avuti dopo anni di lotte interne ed esterne. Qualche malpensante potrebbe pensare che questo ospedale non serva più, e non è un cattivo pensiero, visto che al momento si fa prima a contare i reparti ancora in funzione. Eliminati negli anni, con perizia tecnica sanitaria: ginecologia, ortopedia, oculistica, e tanto ancora rimane solo il quarto piano per 40 malati di covid di cui l’80% non vaccinati.


Che faccio? Con chi me la prendo? Sì, siamo un paese con il più alto tasso di 416 bis, associazione di tipo mafioso, e di ciò ne faceva un titolo un foglio locale che gode delle belle notizie su torre, ma non c’è da dargli torto sono realtà. Mi meraviglio che non alzi la voce né faccia titoloni per l’ospedale, ma già, a Castellammare l’ospedale ce l’hanno come hanno anche politici che sanno fare gli interessi della città anche usurpando cose di città viciniori. Ma basta…

Ernesto Limito



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano