L’intenzione sarebbe quella di rendere più sicura la vita dei pedoni che sempre più spesso si trovano a dover fare i conti con monopattini elettrici che sfrecciano mettendo in serio pericolo la loro incolumità. Sono diversi gli emendamenti promossi dai partiti politici e che potrebbero entrare nel prossimo decreto legge Infrastrutture. Tra le diverse richieste c’è l’obbligo dell’assicurazione, del casco per il conducente e della targa.
Una regolamentazione viene richiesta anche per il flusso libero, ovverosia quello schema grazie al quale un monopattino può essere prelevato solo se disponibile e nel punto in cui il precedente utente lo ha rilasciato, all’interno di un predefinito perimetro urbano, al fini di evitare un inutile caos. Per il loro utilizzo si ipotizza anche una segnaletica ben definita e aree interessate per la circolazione, scelte che potrebbero essere di grande aiuto alle amministrazioni comunali nel razionalizzare la micro mobilità.
Misure che sembrano rendersi sempre più necessarie, soprattutto dopo la tragedia avvenuta a fine agosto, a Sesto San Giovanni, dove un tredicenne ha perso la vita cadendo dal suo monopattino, lungo una pista ciclabile. Il sindaco della cittadina all’indomani della tragedia aveva firmato un’ordinanza a seguito della quale veniva disposta l’obbligatorietà del casco sui monopattini ed un limite di velocità che non doveva superare i 20 chilometri orari su piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali, con mute salate per i trasgressori.
I pericoli cui sono soggetti sia i conducenti dei monopattini elettrici che i pedoni sono molteplici ed è per questo motivo che numerosi sindaci stanno chiedendo da tempo e con insistenza nuove norme che possano fornire maggiori garanzie per tutti.
D’altra parte se le norme paventate divenissero legge di certo la sicurezza dei cittadini sarebbe sicuramente tutelata perchè probabilmente in breve tempo comincerebbero a sparire dalla circolazione proprio i tanto amati, oggi, monopattini. Casco, assicurazione e targa sicuramente scoraggerebbero molti di quanti oggi scelgono la libertà di questi ottimi mezzi di certo ecologici, ma veramente pericolosi se usati con superficialità.