Sorrento, un libro sul monumento funebre della Cappella Stella

Il volume raccoglie i contributi di diversi autori e ricostruisce sotto molteplici aspetti la vicenda, per lo più inedita e finora poco indagata dalla storiografia, della cappella Stella nel cimitero di Sorrento

“Sorrento e i luoghi della memoria. La Cappella Stella”, è il titolo del volume curato da Maria Pia Briguori che sarà presentato sabato 6 novembre, alle ore 11, presso la sala consiliare Torquato Tasso del Palazzo Comunale di Sorrento.

Ad aprire l’incontro, i saluti del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, del direttore del Bap, il Centro interdipartimentale di ricerca per i beni architettonici e ambientali e per la progettazione urbana dell’Università Federico II di Napoli, Andrea Maglio e del consigliere comunale Rossella Di Leva.


In scaletta, gli interventi di Nunzia Berrino e Maria Rita Pinto, docenti all’Università degli Studi di Napoli Federico II, Elena Manzo, docente all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Paolo Iorio, direttore del Museo Correale di Sorrento e Daniele Di Stefano, dell’Ufficio tecnico del Comune di Sorrento.

Il volume raccoglie i contributi di diversi autori e ricostruisce sotto molteplici aspetti la vicenda, per lo più inedita e finora poco indagata dalla storiografia, della cappella Stella nel cimitero di Sorrento.


Il monumento funebre, la cui costruzione tra il 1892 e il 1897 si deve alla volontà di Anna Acampora, vedova Stella, non solo può essere certamente considerato il più suggestivo tra quelli raccolti nell’area cimiteriale sorrentina, ma rappresenta anche un’importante testimonianza del lavoro di grandi maestri di fine Ottocento come l’architetto Giovan Battista Comencini e lo scultore Tommaso Solari.

La ricerca, corredata da un ricco repertorio di documenti e immagini, mette in luce il contesto urbano, le vicende biografiche della famiglia Acampora-Stella, quelle del monsignore Giuseppe Giustiniani, che ne acquisì la proprietà alla fine dell’Ottocento, e le ragioni e le modalità dell’intervento di restauro dell’opera, realizzato in anni recenti, offrendo un significativo spaccato del vitale rapporto tra arte, memoria e storia che caratterizza il territorio campano.

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