Alberto Angela riscatta Napoli con la “luce” di 3mila anni di cultura, arte e bellezza

"Spesso, infatti, le cronache tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute. Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce"

Ci eravamo lasciati ad aprile con Corrado Augias che annunciando di svelare i segreti della nostra città era riuscito solo a dare vita all’ennesima aspra polemica per la trasmissione “Città Segrete” dedicata a Napoli, zeppa, secondo molti telespettatori e non solo, di stereotipi offensivi sulla Campania e sul Mezzogiorno. Il danno, incalcolabile, all’immagine del capoluogo campano era stato fatto. Nel mirino di politici e spettatori c’era infatti l’ampia finestra dedicata nel programma al boss Raffaele Cutolo: “Però Cutolo era Cutolo – aveva provato a giustificarsi Augias – è stato un geniale inventore della Nco”. Ed era ricascato nell’ennesima gaffe dando del genio al boss di Ottaviano.



“Mi dispiace” per le critiche, aveva detto Augias, “d’altra parte, se dobbiamo rappresentare una realtà della città nelle sue varie sfaccettature nobilissime e anche criminali, dobbiamo parlare sia della grande tradizioni musicale e artistica, sia della camorra. Se no facciamo una stornellata, ma non è il nostro caso”.

Quella di Alberto Angela, presentata da Rai1 ieri, nella prima serata di Natale, non è stata per nulla una “stornellata”, che del resto rimanda alla tradizione romana, al massimo a Napoli sarebbe stata una sceneggiata o una macchietta, ma il suggestivo racconto di tremila anni di cultura, tradizioni, arte e bellezza.

La sera di Natale a Napoli con Alberto Angela: “Stanotte a Napoli”



Con quasi il 23 per cento di share e una media di oltre 4 milioni di telespettatori, “Stanotte a… Napoli” di Alberto Angela si aggiudica largamente il prime time del 25 dicembre, con il suo viaggio notturno nei luoghi inesplorati e famosi della città, in un percorso scandito da ricordi, suggestioni e naturalmente musica: “Colpisce che in una festività tradizionalmente contrassegnata da una fruizione televisiva disimpegnata, alla ricerca di evasione e leggerezza – commenta il direttore di Rai1 Stefano Coletta – il pubblico abbia premiato così la narrazione colta e solenne di Alberto Angela. Giancarlo Giannini, Serena Autieri, Serena Rossi, Massimo Ranieri, Marisa Laurito e Salvatore Bagni hanno punteggiato il percorso per le vie di Napoli conferendo alla puntata mille sapori diversi”.

“Sono felice che le famiglie italiane la notte di Natale abbiano scelto la divulgazione e la grande cultura”, ha dichiarato Alberto Angela. “Con questa puntata di Stanotte a… abbiamo provato ad illuminare Napoli con la luce che merita, anche grazie alla magia che questa serata speciale è in grado di trasmettere.

Spesso, infatti, le cronache – ha aggiunto Angela – tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute. Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce. Ed è proprio questa luce che vogliamo risplenda, esattamente come abbiamo fatto per le altre città. Il risultato è un’immagine di Napoli più luminosa e viva di quanto si creda.


Una bellezza travolgente quella dell’ex Capitale delle Due Sicilie, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale. Dove per cultura si intende anche quella popolare, le storie le leggende, oltre che l’arte e la musica, apprezzata ed invidiata in tutto il mondo da secoli. Stanotte a Napoli è una sorta di manifesto per la città partenopea, da custodire con gelosia, da guardare di tanto in tanto, per ricordare a tutti cos’è veramente Napoli”.

Anche il neo primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi ha commentato la trasmissione dedicata alla sua città: “Napoli ha illuminato il Natale di tutti gli italiani. Il programma ‘Stanotte a Napoli’ ha regalato grandissime emozioni: per questo dico grazie alla Rai e grazie ad Alberto Angela per aver lanciato una sfida risultata vincente. I napoletani hanno tra le mani un immenso tesoro da custodire e valorizzare sempre di più. Adesso tocca a noi”.

Ai tanti, tantissimi ringraziamenti ad Alberto Angela e alla prima rete del servizio pubblico, esternati sui social e sui media da parte di moltissimi esponenti della cultura, dell’arte e dello spettacolo napoletani e non, associamo i nostri. Il Gazzettino vesuviano da anni prova a dare attenzione alla “luce” che emana la nostra città in contrasto al troppo clamore prodotto da una minoranza buia e rumorosa. Napoli, la Campania e l’intero Sud della nostra bella Penisola sono e saranno sempre il più grande tesoro che il popolo italiano può vantare. Grazie di averci dato la possibilità di renderci “conto di quanta storia, di quanta cultura la città è stata protagonista: Greci, Romani, Normanni, Francesi, Spagnoli…. È un po’ come contare gli anelli di un grande albero: ognuno di essi è in grado di raccontarti un’epoca, un momento storico fatto di grandi avvenimenti, ma anche di piccole storie di vita quotidiana di cui quei vicoli e quelle piazze riecheggiano e continuano a parlare ancora oggi”.



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