Giornate di caos per le amministrazioni locali, regionali, nazionali e sanitarie in piena emergenza quarta ondata Covid. Caos e confusione in particolar modo a Sant’Antonio Abate, piccola cittadina dei monti Lattari, dove il sindaco Ilaria Abagnale sta finendo nella bufera tra decisioni tardive, ordinanze, pubblicazioni. Dato ancor più preoccupante l’aumento esponenziale dei contagi: nell’ultimo aggiornamento i nuovi positivi sono oltre 200 per un totale di 672. Una enormità per una popolazione di circa 19mila abitanti.
Tutto accade tra il 7 ed il 10 gennaio. Sulla pagina Facebook del sindaco compare una infografica a cura dell’Asl di Salerno. Una gaffe secondo molti oppure un piccolo strappo tra Abagnale e la competente Asl Na 3 Sud “colpevole” secondo il primo cittadino di non aver affrontato la quarta ondata a dovere, tra file e resse per tamponi e vaccini. Già in quel momento, però, il sindaco scriveva “Considerato il trend dei contagi in forte risalita anche sul territorio comunale, informiamo la cittadinanza sulle nuove misure di quarantena ed isolamento emanate dal Ministero della Salute”.
L’indomani, l’8 gennaio, sempre in tema di emergenza Covid, il sindaco pubblica la super-chiacchierata ordinanza regionale firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca per quanto concerne la sospensione dell’attività didattica nelle scuole, istituti superiori esclusi. Nel momento in cui, però, il Tar Campania si è espresso contro tale ordinanza, Ilaria Abagnale è dovuta correre ai ripari. Ha convocato d’urgenza il Centro Operativo Comunale ed un non meglio precisato “Consiglio di Amministrazione” sulle misure di contenimento del contagio da adottare “nel prossimo periodo”.
Subito dopo, e solamente in quel momento, a differenza di gran parte dei Comuni campani in cui si era giunti alla stessa conclusione ma quasi una settimana prima, si è deciso di “disporre la sospensione delle attività didattiche in presenza” ricordandosi anche degli istituti superiori, di parchi, stadio, piazze e così via. Una gestione quantomeno tardiva che ha generato molto malumore tra i cittadini abatesi che si sono visti piovere addosso i nuovi dati: 215 positivi in più ieri 10 gennaio.
“È interessante – scrivono i cittadini su Facebook – scoprire l’ordinanza comunale a poche ore dalla pronuncia del TAR e dalla conferenza stampa di Draghi: ‘La priorità è la scuola aperta e in presenza: la Dad genera disuguaglianze’, ha spiegato Draghi. Che poi aggiunge: ‘Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipendono dal fatto che ci sono dei non vaccinati’”.