È stato siglato ieri mattina presso Prefettura di Napoli il piano per la promozione e l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata per lo sviluppo della città. “Nella città di Napoli c’è una crescente domanda di sicurezza e solo in sinergia con le istituzioni locali, la magistratura e le forze dell’ordine è possibile portare a compimento gli obiettivi comuni”: queste le parole del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha evidenziato come questo accordo debba diventare un metodo di lavoro che porterà risultati in breve termine.

Questione sicurezza e dispersione scolastica

Secondo i dati evidenziati dal Ministro, nell’area della città metropolitana c’è stato un incremento del 10% dei crimini mentre nel Comune di Napoli del 15%. Il Ministro ha affermato che al momento solo il 75% dei sistemi di videosorveglianza sono in funzione e si dovrà lavorare in modo da raggiungere la piena funzionalità delle videocamere e procedere all’installazione di nuovi impianti nei luoghi ad altro rischio criminalità. Il ministro ha poi affermato che “sono in arrivo alla questura di Napoli 182 unità tra ispettori e agenti delle forze dell’ordine”. In merito al problema della dispersione scolastica il ministro ha evidenziato la necessità di portare avanti il Patto per l’educazione con il Vescovo di Napoli e in collaborazione con il ministro dell’istruzione Bianchi. “Bisogna creare una piattaforma dove confluiscono tutti i dati chi non va a scuola o va saltuariamente”, ha dichiarato Lamorgese.

Pericoli infiltrazioni mafiose e occupazioni abusive

“Abbiamo consapevolezza dei pericoli di infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi del Pnrr”. Lamorgese ha ribadito l’importanza di vigilare sui fondi mettendo in sicurezza alcune procedure e poiché le mafie si adattano continuamente ai cambiamenti e sono meno visibili, l’accordo di sicurezza partecipata risulta necessario. In merito alle occupazioni abusive il Ministro ha dichiarato che è necessario un censimento per tornare alla legalità riguardo l’assegnazione delle abitazioni. Tutte le denunce convoglieranno ad un pool creato ad hoc per contrastare e regolarizzare questo fenomeno.

Contrasto alle baby-gang e questione Reddito di Cittadinanza

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca durante la conferenza ha posto in evidenza il problema delle baby gang e del bisogno di attuare un intervento legislativo che possa limitare questo fenomeno: “Abbiamo un piano per l’occupazione delle fasce di precariato e da anni stiamo lavorando al progetto Scuola Viva per mantenere le scuole aperte anche di pomeriggio”. De Luca ha precisato come in questi anni fossero stati installati nelle zone di Scampia, Decumani e Sanità sistemi di videosorveglianza per oltre due milioni di investimenti. Un altro tema evidenziato da De Luca riguarda il Reddito di Cittadinanza dichiarando che “si registrano truffe per 5 milioni di euro ed è necessario un lavoro di filtraggio preventivo per evitare che diventino forme di assistenzialismo per la manovalanza della criminalità organizzata”.

Sicurezza legato allo sviluppo sociale ed economico

Per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi il nuovo sistema di sicurezza integrata siglato stamane, riconduce anche allo sviluppo sociale della città di Napoli perché “se non garantiamo sicurezza, le tante idee legate allo sviluppo resteranno buoni propositi senza diventare realtà”. Il protocollo, ha poi dichiarato il Sindaco, deve mettere al centro la scuola e deve garantire un forte sostegno alle famiglie per il contrasto alla dispersione scolastica.

Sicurezza partecipata

“Napoli è una città con molteplici problemi ed è necessario far partecipare ai tavoli di osservazione delle singole circoscrizioni anche i privati, i parroci e le scuole”. Queste le parole del Prefetto Claudio Palomba che ha aggiunto “questo accordo riguarda la città di Napoli ma i protocolli siglati in futuro interesseranno anche i Comuni della Provincia”.

Gianluca D’Ambrosio



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