I clan della camorra di Castellammare di Stabia riciclano i soldi puntando ad acquisire concessionarie di automobili. E’ quanto emerge dalle ultime indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, impegnata a tracciare il denaro sporco guadagnato dalle organizzazioni malavitose attive nella città di Castellammare e nei comuni dei monti Lattari. Secondo gli inquirenti, sarebbe questo il nuovo business dei clan D’Alessandro, Cesarano e Di Martino. I vertici avrebbero infatti deciso di utilizzare dei prestanome per mettersi a capo di diverse concessionarie di automobili.

Castellammare: indagini nelle attività economiche

In particolare le indagini si sarebbero concentrate su tre attività economiche, situate a Castellammare, Gragnano e Santa Maria la Carità. E’ su queste tre autorivendite che si sarebbe adesso focalizzate le attenzioni dell’Antimafia. In particolare, secondo le ultime risultanze investigative, la camorra stabiese avrebbe deciso di investire in un’attività “pulita” e documentata con regolari fatture, i proventi illeciti dell’attività estorsiva e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il business, particolarmente redditizio, interesserebbe nella maggior parte dei casi automobili usate o semi – nuovi, di diversi marchi.

Vendita e noleggio

Oltre alla vendita particolarmente redditizia, le concessionarie finite nel mirino della magistratura si dedicherebbero anche al noleggio delle automobili, per un determinato periodo di tempo oppure per una sola giornata, in caso di cerimonie. Sempre in questo filone d’indagine, nuovi sospetti sono venuti agli inquirenti in merito agli ultimi raid incendiari che, nell’area stabiese, hanno interessato proprio alcune concessionarie d’automobili. L’inchiesta parte da Castellammare, ma è estesa anche ai comuni limitrofi di Gragnano e Santa Maria la Carità.

Le organizzazioni malavitose a sud di Napoli

Resta dunque asfissiante la presenza delle organizzazioni malavitose in questo territorio a sud della provincia di Napoli. Una presenza resa ancora più forte dall’alleanza siglata tra il clan D’Alessandro e gli Afeltra – Di Martino, evidenziata dalle ultime indagini dell’Antimafia partenopea. Un patto per dividersi le attività illecite sul territorio e, nello stesso tempo, per aumentare la propria forza nelle varie aree di competenza. In base a questo accordo, i D’Alessandro presterebbero manovalanza agli alleati. Ciò in cambio di favori sul commercio della marijuana a chilometro zero, prodotta tra i boschi del Faito e dei monti Lattari.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
Precedente“Impegno a riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Vico Equense”
SuccessivoGragnano: gli uffici dell’ex collocamento trasformati in un asilo nido
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.