Mancano 7 partite alla fine del campionato, la tensione cresce in casa Napoli, Milan e Inter, e gli azzurri, pompati dopo la superba vittoria contro l’Atalanta, affrontano la Fiorentina, una squadra che ci ha dimostrato tantissime volte quest’anno di saper dare fastidio a chiunque.

Domani la Viola non farà certo eccezione per il Napoli, che deve anche prendersi una rivincita dopo il sonoro 5-2 agli ottavi di finale di Coppa Italia che segnò una drastica eliminazione per gli azzurri.



C’è da dire che i presupposti per una vittoria del Napoli ci sono eccome, anche perché gli azzurri stanno viaggiando sulle ali dell’entusiasmo, ma si sa, i campionati si vincono giocando bene, certo, ma servono enormi dosi di testa e cuore, oltre che la concentrazione. Mai prendere sotto gamba gli impegni, proprio il Milan è scivolato sul Bologna (e Spalletti non può fare altro che approfittarne).

La Fiorentina è una squadra che gioca bene, il Napoli però probabilmente non giocherà come domenica scorsa, fatto sta che servono tre fattori alla base dello scudetto: testa, cuore, corpo.




Tornano anche Osimhen e Rrahmani dopo la squalifica, anche se il kosovaro preoccupa a causa di una leggera influenza che lo ha costretto a saltare l’allenamento mattutino di oggi.

Non è certa la sua presenza per domani, vedremo la situazione come andrà ad evolversi nelle prossime ore.

Per Di Lorenzo c’è invece ancora da attendere: il terzino numero 22 nutre un cauto ottimismo e spera di essere presente già contro la Roma, ma per informazioni più precise bisognerà aspettare i prossimi giorni. Giocherà quindi ancora Zanoli, reduce da una partita monstre in quel di Bergamo e che domani cerca un’altra chance per ripetersi. Indisponibile anche Anguissa, che era in diffida e contro l’Atalanta ha rimediato un cartellino giallo.



Nonostante l’assenza del camerunense, Spalletti opta comunque per un 4-3-3: a difesa dei pali c’è il solito Ospina, sostenuto da Zanoli, Koulibaly, Rrahmani (che se non dovesse farcela verrà sostituito da Juan Jesus) e Mario Rui. Insieme a Fabiàn Ruiz e Lobotka, viene adattato a centrocampo Zielinski, una scelta che può sembrare azzardata ma interessante. Ali Politano, favorito su Lozano, e Insigne, mentre la punta sarà Victor Osimhen, al rientro dalla squalifica e ancora più affamato di gol.

Anche per la Fiorentina tipico 4-3-3, tipico delle formazioni di Vincenzo Italiano: in porta Terracciano, difesa con Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi, a centrocampo tanta qualità con Castrovilli, Duncan e Amrabat, tutti giocatori sui quali il Napoli negli scorsi anni ha messo gli occhi. Come punta la sorpresa Cabral, che completa il tridente insieme a Saponara e Gonzalez.

-7 alla fine del campionato, la mezzanotte è vicina, e che guaio se Cenerentola dovesse perdere la scarpetta! La Fiorentina è pronta a togliergliela, mentre il Napoli dalla scarpetta deve togliersi qualche sassolino. E la corsa Scudetto continua…

Giuseppe Garofalo



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