Un efficace sistema di aggressione dei patrimoni di origine illecita della camorra: a Salerno la firma del protocollo tra guardia di finanza e Procura. Presso la sala riunioni del Comando provinciale della guardia di finanza di Salerno, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Salerno Leonida Primicerio e il comandante regionale Giancarlo Trotta, hanno firmato il documento.
Lotta alla camorra: la sinergia tra le istituzioni
Il protocollo mira ad intensificare e rafforzare le sinergie in essere fra le due istituzioni. L’intesa consolida l’azione di contrasto dell’Autorità giudiziaria alla criminalità nell’area distrettuale della provincia di Salerno. Inoltre conferma il preminente ruolo di polizia economico-finanziaria rivestito dalla guardia di finanza. Valorizza quindi le prerogative nello sviluppo degli accertamenti di natura patrimoniale.
Istituito un tavolo tecnico
Il memorandum prevede l’istituzione di un tavolo tecnico composto da
magistrati addetti all’Ufficio Misure Patrimoniali e da ufficiali della guardia di finanza. I finanzieri cureranno uno screening delle posizioni suscettibili di approfondimento, potenzialmente destinatarie di proposta di confisca di beni.
I profili patrimoniali della camorra sotto esame
Il tavolo curerà l’analisi delle sentenze passate in giudicato e dei provvedimenti emessi
dal giudice dell’esecuzione. Il Nucleo Pef di Salerno svolgerà una mirata attività di approfondimento. Si ricostruirà il profilo patrimoniale del soggetto condannato, con specifico riferimento alla titolarità e/o la disponibilità, a qualsiasi titolo, anche per interposta persona o entità giuridica, di denaro, beni mobili (registrati e non), beni immobili o altre utilità.
La salvaguardia dei cittadini e delle imprese
L’iniziativa odierna fornisce ulteriore conferma del presidio garantito dal Corpo contro tutte le forme di criminalità economica e organizzata. Nell’ottica, sempre più attuale, vista la delicata congiuntura socio-economica, di individuare, aggredire ed escludere dal circuito dell’economia legale ogni forma di ricchezza illecita, salvaguardando i cittadini onesti e le imprese che operano nella legalità. Si garantirà la corretta destinazione delle ingenti risorse stanziate dal Governo nell’ambito del Pnrr per i fini di rilancio del sistema produttivo del Paese.