Prima vittoria italiana al Giro, Dainese beffa Gaviria!

Con un numero straordinario l’atleta della DSN si aggiudica la Santarcangelo di Romagna-Reggio Emilia.

Tappa piatta e facile ma tutt’altro che brutta: ci siamo divertiti tantissimo oggi nella Santarcangelo di Romagna-Reggio Emilia, 203 chilometri di una gara pazzesca, in cui in una volata ancora più spettacolare ha finalmente prevalso un italiano, Alberto Dainese, della DSN.

Numero fenomenale quello con cui Alberto Dainese ha conquistato la vittoria dell’undicesima tappa: in netto svantaggio sulla coppia Gaviria-Demare, va a doppia velocità e taglia per primo il traguardo. Un arrivo pazzesco, quando nessuno se lo aspettava.



E un’altra beffa quindi per Gaviria, questa molto molto bruciante: probabilmente il ciclista della UAE stava già per alzare le mani in segno di vittoria, invece in pochi millesimi svanisce tutto. Fenomenale Dainese.

Ci ha creduto anche Dries De Bondt, un vero e proprio guerriero aldilà delle corse sull’asfalto: era stato in coma per 13 giorni e di conseguenza seriamente rischiato di restare un vegetale a vita, oggi invece per una cinquantina di chilometri è stato in fuga solitaria, per poi essere ripreso ad un chilometro dalla fine.




E Arnaud Demare arriva quarto, ma ha seriamente abbracciato l’ipotesi di una sua terza vittoria in questo Giro, che avrebbe fatto schizzare alle stelle il suo vantaggio per la maglia ciclamino.

Oggi è stata la giornata delle sorprese quindi non solo per la vittoria di Dainese, che regala la prima vittoria all’Italia nel proprio Giro, ma anche e soprattutto per il belga De Bondt, inaspettato e per molti sconosciuto.

Ma la sorpresa più brutta è stata quella del ritiro di Biniam Girmay, vincitore della tappa di ieri, oggi non ha partecipato alla corsa per un incidente quasi da ridere: il tappo dello spumante stappato in occasione della vittoria era schizzato nell’occhio dell’eritreo, causandogli un ematoma che non si è assorbito e l’ha costretto al ritiro.



La Maglia Rosa, manco a dirlo, la indosserà ancora una volta Lopez Perez, che oggi ha concesso poco agli inseguitori del trofeo, ma attenzione a Carapaz, che adesso dista solo 12 secondi.

Domani sarà la volta della dodicesima tappa, da Parma a Genova, da 3 stelle di difficoltà, con ben 3 GPM pericolosi. Sarà interessante vedere alternarsi salite e pianure, in una tappa da 204 chilometri che potrebbe fornirci altre chiare indicazioni su questo proseguimento di Giro. Fatto sta che ora l’Italia si gode una vittoria che, per quanto è successo nelle scorse tappe, sembrava solo questione di tempo.

Giuseppe Garofalo



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