Berlusconi a Napoli: “Noi siamo il centrodestra. Io in campo per il 2023”

Il presidente di Forza Italia ha parlato di Napoli: "E' una città che amo, sono un napoletano nato a Milano". Alla convention napoletana anche Annarita Patriarca e Gaetano Cimmino

Si è chiusa con l’intervento di Silvio Berlusconi la convention di due giorni di Forza Italia a Napoli alla Mostra d’Oltremare. Il Cavaliere è tornato, dopo gli acciacchi, i ricoveri, i processi. Un vero fiume in piena alla convention di Napoli: “Grazie per l’accoglienza affettuosa. Napoli è una città che amo, mi hanno sempre detto che io sono un napoletano nato a Milano, che ero un ‘vulcano’ di idee e ho scritto più di 100 canzoni napoletane”.



Tanti i punti e le questioni toccate da Berlusconi nel suo intervento. Principali passaggi, l’appoggio al governo: “Forza Italia ha voluto un governo di unità nazionale, e lo sostiene con convinzione”. E poi parlando della guerra: “L’Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi. Forza Italia è, e rimarrà sempre, dalla parte dell’Europa, dalla parte dell’Alleanza Atlantica, dalla parte dell’Occidente, dalla parte degli Stati Uniti”.

Il comunismo è “la filosofia più disumana e perversa della storia dell’umanità”. Continua così il presidente di Forza Italia nel suo intervento alla convention di partito “L’Italia del futuro”.

E proprio sul tema dell’incontro Berlusconi incentra uno dei passaggi più importanti del suo discorso: “Quel futuro del quale vogliamo essere protagonisti, perché sappiamo che le nostre idee, i nostri valori, i nostri programmi sono i soli davvero adeguati a governare un grande Paese protagonista in Europa e nel mondo. Voglio ricordarlo ancora una volta, Forza Italia è un grande partito nazionale, presente e radicato al Sud come al Nord, che si fonda sulle idee e sui principi liberali, cristiani, garantisti e europeisti”.



Ma non si ferma qui e accompagnano dagli applausi di una sala gremita in ogni ordine di posti e da moltissimo altri che hanno assistito dall’esterno sui maxi-schermi, l’ex premier ha aggiunto: “Siamo i soli in Italia a rappresentare con coerenza tutti questi valori, siamo i soli ad averne fatto una sintesi e ad averla tradotta in programma e in azione di governo. Siamo i soli a non dover chiedere scusa di nulla nel nostro passato, ad essere sempre stati, come lo siamo oggi, dalla parte della libertà della democrazia, dell’Europa, dell’Occidente. Siamo i soli ad aver governato senza mai mettere le mani nelle tasche degli italiani, siamo i soli ad aver governato chiedendoci, prima di varare un provvedimento, se questo avrebbe reso gli italiani più o meno liberi, e a fermarlo se avesse ridotto qualche libertà, siamo i soli ad avere sempre sostenuto, in ogni occasione, dal governo e dall’opposizione, le nostre truppe impegnate all’estero nelle missioni di pace, schierandoci senza esitazione con la nostra bandiera, con le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate. Possiamo davvero essere orgogliosi di noi stessi e della nostra storia. Noi stiamo sempre con l’Occidente, non dobbiamo chiedere scusa a nessuno”.




Il Cavaliere ha rivendicato il ruolo determinante di Forza Italia: “Forza Italia non fa parte del centro-destra, ma Forza Italia è il centro-destra. Senza FI non sarebbe più centrodestra ma una destra-destra. Il nostro modello di buon governo delle città e delle Regioni è il nostro biglietto da visita, in vista delle elezioni politiche del prossimo anno. Elezioni che dobbiamo assolutamente vincere, per governare il Paese sulla base dei nostri programmi. Io in campo per il 2023, andrò in tv.

Poi, dopo la commozione per il ricordo di mamma Rosa e dei tempi in cui decise di scendere in politica, Silvio Berlusconi ha parlato di Napoli, appunto sua città di adozione.

“Dobbiamo prendere atto della realtà di Napoli – dice il presidente – una città con molti rilevanti problemi. Città in cui ci siamo misurati negli anni con i nostri governi. Ricordo di aver ripulito le strade da tonnellate di rifiuti a causa della sinistra e del suo pseudo ecologismo. Con il nostro impegno in pochi giorni Napoli e la Campania hanno ritrovato il perduto decoro. Io mi posso fregiare di aver portato la raccolta differenziata a Napoli dal 14 al 50 per cento e indicai tre siti per costruire i termovalorizzatori. Non è stato fatto”. Ma non è stato fatto nulla per tutti i problemi di Napoli, dice e aggiunge: “Non è stato fatto nulla per lavoro e povertà. Tanti giovani in fuga all’estero. Una fuga di cervelli che è un’umiliazione per tutti noi”.



Infine il punto su quanto sta accadendo e quanto dovrà accadere in Italia, a Napoli e in tutto il Sud della penisola in questa prima fase post pandemica con la tragica guerra all’orizzonte: “Tra le opportunità che la crisi pandemica ci lascia c’è il Pnrr, soldi che possiamo spendere grazie ad un governo di unità nazionale che Forza Italia ha sostenuto e sostiene. E che ha poi l’onore di avere le deleghe per il Mezzogiorno. Se il 40% delle risorse del Pnrr andranno al Sud lo dobbiamo all’impegno del ministro Mara Carfagna”. Una nota di merito per l’esponente del suo partito, per il ministro per il Sud, non del tutto scontato specialmente dopo i piccoli contrasti registrati all’interno del partito berlusconiano.

Tra i tantissimi esponenti politici presenti all’incontro napoletano con Forza Italia e con il suo leader Silvio Berlusconi, anche Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania e l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino che ha dichiarato: “Alla convention di Forza Italia a Napoli per consolidare la centralità del partito nel centrodestra e il ruolo fondamentale che dovrà assumere per il futuro del Paese. In un’Europa martoriata dalla pandemia e dalla guerra, abbiamo il dovere di ponderare al meglio le scelte per proiettarci nel migliore dei modi verso una nuova stagione di crescita e sviluppo. E possiamo farlo soltanto con una visione democratica, moderata ed europeista”.



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