Avete mai notato a come, soprattutto quando si parla di musica, il capoluogo partenopeo viene spesso accomunato solo ad artisti come Gigi D’Alessio, Rocco Hunt, Clementino, Nino D’Angelo e così via? Ovviamente non abbiamo niente contro di loro, ma va detto che esistono molti altri artisti e band che hanno portato gioie e dolori della loro città nei propri testi e nelle proprie note.

Infatti non occorre essere degli esperti di giochi di casinò online per capire come Napoli sia una scommessa vincente sempre pronta a portare sul piatto nuove idee e tematiche da affrontare in modo tale che la musica possa uscire al di fuori dei confini campani.

Per fare un esempio più pratico, quindi, vi proponiamo in breve qualche nome di artisti e band campane che hanno saputo dare, ognuno a modo suo, un più che doveroso contributo alla scena musicale italiana. Per non parlare delle collaborazioni provenienti dall’estero in alcuni casi!

Pino Daniele

Ovviamente il primo posto non poteva che essere per lui e, nonostante questa lista non sia posta come una classifica, è più che normale che Pino Daniele spadroneggi. Il perfetto esempio di come mischiare la tradizione partenopea al blues, del resto, garantisce anche Eric Clapton!

Alan Sorrenti

Nonostante gli inizi progressivi con album quali Aria (1972) e Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto (1973), Alan Sorrenti diventerà in breve tempo una vera e propria icona della musica pop italiana grazie a brani come Figli delle stelle e Tu sei l’unica donna per me incidendoli anche in inglese.

Il Balletto di Bronzo

Gruppo di stampo rock progressivo nato dalle ceneri dei Battitori Selvaggi che, all’inizio, si caratterizzava per un suono di stampo marcatamente beat (come testimonia l’album d’esordio Sirio 2222), ma sarà solo con l’ingresso del tastierista e cantante Gianni Leone (ex Città Frontale) che il gruppo assumerà la sua identità prog grazie al capolavoro Ys.

I fratelli Bennato

Così simili eppure così diversi, mentre Eugenio è più portato sulla musica popolare e folkloristica tipica della sua terra, Edoardo si è spostato sempre in territori maggiormente blues abbinando alla sua chitarra (spesso una dodici corde) anche l’armonica a bocca.

Osanna

Altro gruppo progressive rock assolutamente immancabile nella discografia di ogni appassionato. Nato per volontà del flautista Elio D’Anna e forte di personalità evocative come Lino Vairetti, ancora presente in formazione, la band gioca la carta dell’equilibrio tra rock, film dell’epoca, tradizione partenopea e persino Commedia dell’Arte. Da notare poi i visi dipinti e le vesti simili a dei sai.

Marco Sfogli

Giovane chitarrista partenopeo particolarmente amante della sei corde più virtuosa come testimoniano i suoi lavori da solista, le collaborazioni con virtuosi stranieri come Virgil Donati e Jordan Rudess, il lavoro con James LaBrie (voce dei Dream Theater) ed anche la presenza nella PFM (Premiata Forneria Marconi) per sostituire il dimissionario, e storico, Franco Mussida.

Questi nomi sono dunque il minimo indispensabile per grattare la superficie, ma per chi volesse approfondire allora è il caso di recuperare il materiale di artisti e band come Corrado Rustici, i 99 Posse, la Napoli Centrale, la Nuova Compagnia di Canto Popolare ed i Saint Just (di Jenny Sorrenti sorella del già citato Alan) per dirne qualcuno.

 

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