Si allarga l’inchiesta sull’agenzia di viaggi 7D di Gragnano, con sede in via Madonna delle Grazie, che ha improvvisamente chiuso i battenti “per motivi finanziari”, lasciando senza rimborso centinaia di persone. Nella notte tra sabato e domenica, ben 4 gazzelle di carabinieri hanno presidiato la zona adiacente alla sede dell’agenzia, presa letteralmente d’assalto dai cittadini che temono di essere rimasti vittime di una truffa.
Inchiesta sull’agenzia di viaggi 7D di Gragnano: cifre vertiginose
Un giro di soldi che toccherebbe cifre vertiginose, superiore al milione di euro, per acconti e pagamenti di vacanze in realtà inesistenti. La maggior parte delle persone truffate, risiedono tra Castellammare e i comuni dei Monti Lattari. Ma decine di segnalazioni sono giunte anche dall’area vesuviana e dalla provincia nord di Napoli, soprattutto da Giugliano. Attualmente i proprietari dell’agenzia, un uomo di 34 anni e una donna di 35, risultano irreperibili. In agenzia non c’è nessuno ormai da giorni e i loro telefoni risultano spenti. E così sono pronte azioni legali nei loro confronti. Allo stato dei fatti sono a rischio non solo le vacanze estive, ma anche viaggi di nozze per diverse migliaia di euro.
Oltre 200 le persone coinvolte nel caso
Oltre 200 le persone provenienti da tutta la provincia di Napoli e pronte a partire che avevano prenotato alberghi, voli, soggiorni, abbonamenti ai lidi, tramite l’agenzia incriminata, pagando ingenti somme di danaro in anticipo per bloccare le date e che si ritrovano senza biglietti e senza soldi. Molti hanno scoperto della chiusura dell’agenzia da un post pubblicato sui profili social dell’agenzia.
“E’ un’altra doccia fredda per tanti consumatori, lavoratori e viaggiatori onesti – afferma un imprenditore del posto – Centinaia di persone truffate da quest’agenzia di Gragnano, che ha chiuso i battenti lasciando tante persone senza viaggi ma soprattutto senza soldi. Mi hanno riferito – continua – che ci sono persone addirittura anche all’estero, senza biglietti di ritorno e senza servizi pagati. Tutto ciò è inammissibile”. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta, da parte della Procura di Torre Annunziata.