Ancora una volta Aurelio De Laurentiis lascia la sua impronta in negativo: l’arrivo di Dybala alla Roma è la ciliegina sulla torta dello squallore più totale che il Napoli sta vivendo durante questa sessione di calciomercato.

Da quando è arrivata la rinuncia dell’Inter c’è stato sempre il Napoli in pole per l’argentino, che addirittura si era offerto alla formazione di Spalletti: ma si sa, il presidente è Aurelio De Laurentiis, il prosieguo della frase viene naturale.

Stanotte Dybala è atterrato a Faro, dove la Roma sta svolgendo il suo ritiro pre-campionato, manca solo la firma per formalizzare il suo passaggio in giallorosso.

Ma non è certo colpa della Joya per il mancato trasferimento: al giorno d’oggi il Napoli non ha un progetto e non sa a quali livelli vuole arrivare. E in dieci giorni di ritiro a Dimaro non si è mai parlato di Scudetto, Champions o Europa. A questo punto due sono le opzioni: o ADL e Spalletti stanno prendendo in giro milioni di tifosi o questa squadra è seriamente allo sbando.

La Roma, invece, anche se in Europa League, ha le idee chiare, un allenatore che sa il fatto suo e sa ciò che deve fare, e non a caso ha riportato la squadra capitolina a vincere una coppa europea, che in Italia mancava dal 2010, anno in cui l’Inter vinse il triplete proprio con la guida del portoghese. Sarà la Conference League, una coppetta da quattro soldi e chi più ne ha più ne metta, ma la Roma ha vinto. E la Roma ha un progetto.

Un grave errore quello di De Laurentiis, che per l’intero mese di luglio ha avuto la strada spianata: cosa ci voleva ad acquistare Dybala a parametro zero? Ma a quanto pare gli unici interessi sono soldi e diritti di immagine. Nient’altro. E a rimetterci sono sempre i tifosi.

Giuseppe Garofalo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano